Medici di famiglia, Anna Maria Bigon (PD regione Veneto): “fondamentali per la campagna vaccinale: coinvolgerli anche per gli under 60”

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Medico di base
Medico di base

“I medici di famiglia sono stati fondamentali per imprimere un’accelerata alla campagna vaccinale dopo le incertezze della prima fase. Adesso non devono essere accantonati, ma vanno coinvolti per immunizzare gli under 60. Hanno un rapporto di fiducia con i propri assistiti e possono quindi convincere gli scettici o chi finora ha rifiutato” (prima pubblicazione sabato alle 17.15, aggiornamento il 26 alle 10.30, ndr).

Anna Maria Bigon (Regione Veneto, PD)
Anna Maria Bigon (Regione Veneto, PD)

Anna Maria Bigon, consigliera regionale PD e vicepresidente della commissione Sanità, rilancia l’appello all’Ulss 9, dopo che la Fimmg ha denunciato un’interpretazione restrittiva dell’indicazione regionale: “È assurdo e penalizzante, non solo per loro ma per l’intera comunità, che si debbano limitare a persuadere gli anziani non vaccinati, che ormai sono fortunatamente una minima parte. Bene la somministrazione negli hub e nelle farmacie, ma se vogliamo dare una nuova svolta, forse decisiva, verso l’immunità di gregge è impensabile escludere i medici di base: le Ulss forniscano le dosi affinché siano in grado vaccinare anche chi ha meno di 60 anni”, ribadisce Bigon, che sempre in tema di vaccini torna sul dietrofront di Zaia riguardante la sospensione del personale sanitario non immunizzato: “È sconcertante questo voltafaccia nel giro di poche ore: manda un messaggio sbagliato, cedendo all’egoismo di chi non si preoccupa di mettere a rischio la salute altrui, soprattutto di persone fragili e scaricando come al solito la responsabilità sul Governo. Manca personale? Si parta immediatamente con assunzioni e concorsi e incentivando i professionisti che ci sono, ma preferiscono il privato”.