Nel contesto delle attuali sfide nel settore della sanità a Vicenza, il consigliere regionale del Pd Veneto, Chiara Luisetto, ha sollevato preoccupazioni sulla gestione dell’emergenza delle carenze di medici di famiglia. Luisetto ha espresso dubbi sull’efficacia delle misure-tampone, sottolineando che l’inserimento di giovani medici, sebbene apprezzabile, non è sufficiente per affrontare la situazione. La consigliera ha attribuito parte della responsabilità della crisi alle scelte di programmazione regionali degli anni passati.
Una delle principali critiche di Luisetto riguarda la presenza di un elevato numero di medici di famiglia massimalisti nel territorio, con 226 su 277 professionisti che raggiungono il limite di 1.800 assistiti. Questo, secondo la consigliera, complica notevolmente la presa in carico e richiede una riorganizzazione del sistema. Ha suggerito che investimenti in telemedicina e un rafforzamento del personale amministrativo sono essenziali per gestire efficacemente una mole così elevata di utenti.
D’altro canto, la consigliera regionale del Pd Veneto, Anna Maria Bigon, ha accolto con favore la recente delibera della Giunta regionale volta a ridurre le liste d’attesa. Bigon ha elogiato l’approvazione di un investimento di 40 milioni di euro, ma ha sottolineato l’importanza di indirizzare interamente tali fondi al personale sanitario. Questo, secondo la consigliera, dovrebbe contribuire a evitare una fuga dal settore pubblico, fenomeno attualmente più pronunciato rispetto alla media nazionale.
Bigon ha inoltre plaudito all’approvazione di una deroga alle tariffe ordinarie, consentendo compensi maggiori per i medici e il personale sanitario. Ritiene che questo sia un passo significativo per migliorare le condizioni economiche del personale e incentivare il recupero delle liste d’attesa. La consigliera ha sottolineato l’importanza di segnalare tempestivamente eventuali ritardi nella prestazione, affinché i cittadini possano ricevere le cure necessarie nei tempi previsti.
In sintesi, il dibattito sulla situazione dei medici di famiglia a Vicenza e nel Veneto continua ad evolversi, con diverse prospettive e proposte per affrontare le sfide attuali e garantire una migliore erogazione dei servizi sanitari alla comunità.