Nella seduta del 20 settembre all’ARAN la trattativa per il rinnovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dei medici non si sblocca, e – dichiara la sen. Barbara Guidolin del M5S nella sua nota che pubblichiamo – con essa le loro aspettative che attendono miglioramenti significativi nella loro vita professionale e, di conseguenza, personale.
Uno dei punti centrali in discussione riguarda la retribuzione delle ore di lavoro eccedenti.
Le aziende ospedaliere hanno la possibilità di richiedere al personale medico delle ore aggiuntive non retribuite facendole rientrare nella retribuzione di risultato. Oggi, il principio stesso dell’orario eccedente deve essere rivisto, – prosegue Guidolin – le ore di lavoro aggiuntive devono essere compensate ed adeguatamente pagate. Non è accettabile che i medici siano sottoposti ad un aumento potenzialmente illimitato delle ore di lavoro che invece devono essere recuperate o ribadiamo retribuite, come previsto dal diritto del lavoro.
Altro punto importante è la gestione da parte delle regioni della retribuzione di risultato in relazione ai residui dei fondi accessori degli anni precedenti. Che fine fanno questi soldi?
Questi principi fondamentali – aggiunge la parlamentare veneta dei 5 Stelle -devono trovare applicazione nei contratti collettivi e la normativa di legge deve favorire il benessere del personale medico e sanitario negli ospedali. È fondamentale che i diritti dei lavoratori non siano trascurati, e la politica deve svolgere il proprio ruolo in questa direzione.
Il Governo deve intervenire con decisione per risolvere questo problema, altrimenti l’emorragia di medici e personale sanitario dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non potrà essere fermata.
Il 28 settembre le parti torneranno a riunirsi all’ARAN ma – puntualizza la senatrice Guidolin – i numeri parlano e senza risorse non si va da nessuna parte. Ad oggi il governo non ha messo un euro nel rinnovo dei contratti. Vedremo se e quanti fondi saranno effettivamente destinati alla sanità nella prossima manovra finanziaria.
Gli unici aumenti che i medici e tutto il personale sanitario ha visto negli ultimi anni sono state fatte dai governi di Giuseppe Conte con l’indennità di specificità, l’indennità di pronto soccorso e quella di tutela del malato.
Il Movimento 5 Stelle chiede che venga data la giusta priorità al settore sanitario, garantendo – conclude Guidolin – condizioni di lavoro eque e dignitose per il personale che è in prima linea nella cura della salute dei cittadini.