(Adnkronos) – Giorgia Meloni con il governatore Vincenzo De Luca "ha usato il linguaggio della contemporaneità e della verità che testimonia ironia, divertimento e creatività". Lo dice all'Adnkronos Vittorio Sgarbi, commentando le parole della premier Giorgia Meloni a Caivano nell'incontrare il governatore della Campania Vincenzo De Luca. "Le frasi della premier Meloni sono una presentazione straordinaria, che ripercorre tutta la grande letteratura del Novecento", sottolinea Sgarbi. L'ex sottosegretario alla Cultura fa alcune citazioni per corroborare il suo assunto: "L'uso di parolacce, di esclamazioni colorite, parte dal linguaggio irriverente dell'Ubu Re' di Alfred Jarry, scrittore e drammaturgo francese, passando per le 200 pagine dell'Ulisse di Joyce, fino all'intera opera di Pasolini", snocciola Sgarbi. Che arriva, nel suo excursus sul linguaggio colorito, al 1989 quando, nel corso di una puntata del 'Maurizio Costanzo Show', pronunciò lui stesso per la prima volta nella tv italiana la parola 'stronza' all'indirizzo di una professoressa ospite del talk, che lo aveva definito "un asino poetico". "Fu un modo per far entrare nella tv il linguaggio quotidiano – ricorda Sgarbi – Motivo per il quale la Meloni con le parole di oggi avrà un effetto creativo fra i giovani". Secondo il critico d'arte "la Meloni o Draghi non possono dire 'stronza', ma Giorgia può dirlo – chiosa – Perché si è inserita in un percorso di realtà". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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