Visitare di persona le cucine e verificare direttamente la qualità del cibo che viene preparato quotidianamente per le scuole dell’infanzia, gli asili e una scuola primaria della città.
Con questo obiettivo il sindaco Francesco Rucco si è recato questa mattina al centro di produzione pasti di via Goldoni 41, accompagnato dal vicesindaco Matteo Tosetto e dagli assessori Cristina Tolio, Silvia Maino, Matteo Celebron e Mattia Ierardi.
In occasione degli auguri di Natale portati dal primo cittadino ai lavoratori del servizio di refezione scolastica, questi ultimi avevano espresso il desiderio di far assaggiare agli amministratori il tipico menù che viene servito ai bambini di 17 scuole dell’infanzia comunali e 14 statali, di 9 asili nido, della scuola primaria di Settecà e della scuola dell’infanzia Fiorasi (OPASM).
“E’ un servizio che rappresenta un fiore all’occhiello ed un vanto per la nostra città – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Cristina Tolio che ha fatto da regia al sopralluogo – perchè questa struttura ha recentemente raggiungo il livello del 100% della qualità, dell’igiene e della sicurezza alimentare da parte dell’azienda sanitaria Ulss 8 Berica. Le famiglie, da questo punto di vista, possono stare tranquille perchè il personale è altamente preparato e motivato e l’attenzione è massima anche per quanto riguarda le diete speciali”.
Il servizio di refezione scolastica del Comune dispone di un centro cottura, due cucine in scuole dell’infanzia e 10 cucine negli asili nido (di cui tre con scuole dell’infanzia).
Vengono erogati giornalmente una media di circa 2200 pasti per bambini e 320 pasti per educatori, insegnanti e collaboratori scolastici, così suddivisi:
La cucina centrale eroga 1450 pasti per i bambini e 220 per il personale, le cucine della scuola dell’infanzia 370 pasti per i bambini e 44 per il personale, infine le cucine degli asili nido preparano 360 pasti per i bambini e 74 per il personale.
Particolare attenzione è dedicata alla gestione della sicurezza e della qualità alimentare secondo normativa vigente (Sistema HACCP, tracciabilità alimentare, gestione delle non conformità).
Il servizio è guidato dall’istruttore direttivo amministrativo Tania Nicoletti e dal coordinatore ai servizi di cucina Pietro Rigobello e si avvale di 24 cuochi inquadrati a vario titolo, 9 addetti ai servizi di cucina e un autista manutentore.
I pasti erogati sono prodotti nelle cucine interne di tutti gli asili nido e delle scuole dell’Infanzia “Dalla Scola”, “Rossini”, “Villaggio del Sole” e “Ketty Trevisan Lampertico” per il consumo in loco.
I pasti prodotti nel Centro di Produzione Pasti sono destinati alle scuole dell’infanzia sia comunali che statali non provviste di cucina interna e vengono veicolati in regime di legame caldo/fresco entro bacinelle di acciaio inox gastronorm e collocati in appositi contenitori isostatici, consentendo il mantenimento delle temperature, come da normativa vigente.
Nelle scuole i pasti vengono somministrati dal personale ausiliario addetto alla mensa. Il sistema della multiporzione consente il vantaggio, rispetto al monoporzione, di esprimere maggiormente la qualità complessiva dei cibi e di mantenerli alla giusta temperatura.
Nei plessi scolastici viene effettuata mensilmente la rilevazione della qualità nutrizionale ed organolettica dei pasti, avvalendosi di un apposito modulo.
Il servizio di refezione scolastica, in ottemperanza alla normativa vigente, utilizza il sistema di “analisi rischi e controllo dei punti critici” denominato HACCP ed è dotato di tre distinti piani di autocontrollo con i relativi programmi di monitoraggio settimanali: per il centro di produzione pasti di via Goldoni, per le scuole dell’infanzia e gli asili nido con cucina interna e per le scuole dell’infanzia statali e comunali sprovviste di cucina interna.
I menù proposti, articolati in quattro settimane e suddivisi fra invernale ed estivo, vengono predisposti dal personale comunale mentre al Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle aziende Ulss compete la valutazione delle tabelle dietetiche a valenza preventiva, sia sotto l’aspetto nutrizionale che sotto l’aspetto della sicurezza alimentare.
Poiché il pranzo rappresenta l’occasione alimentare in cui si ha la maggiore assunzione calorica della giornata, pari al 40%, è fondamentale che nello stesso sia prevista una razionale suddivisione ed introduzione dei nutrienti necessari.
Per quanto riguarda le diete speciali che derogano dal menù ordinario sono due le principali suddivisioni: diete per motivi etici, religiosi e morali, fornite su richiesta dei genitori; diete sanitarie fornite in ottemperanza di un certificato medico per allergie o intolleranze alimentari.
Le diete speciali sanitarie richiedono una particolare responsabilità e fattiva collaborazione di tutte le persone che operano nei nidi e nelle scuole dell’infanzia (pediatri, educatori, insegnanti, cuochi, esecutori scolastici), al fine di offrire un pasto sicuro e rispondente alle necessità dei bambini.
Vengono prodotte nella cucina centrale in contenitori monoporzione termosaldati e nelle cucine delle scuole autonome in maniera rigorosa, facendo particolare attenzione ad evitare le “contaminazioni crociate”.