Mense scolastiche a Vicenza, ass. Selmo: 8 giorni anche per non residenti per presentare ISEE per modulare tariffa già da prima rata

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Una delle mense scolastiche di scuole materne e primarie a Vicenza
Una delle mense scolastiche di scuole materne e primarie a Vicenza

Scade il 30 settembre il termine per presentare l’ISEE per la modulazione della tariffa delle mense scolastiche del territorio comunale. Il modello può essere ottenuto online o gratuitamente presso un CAAF, alcuni dei quali hanno aperto sportelli dedicati al servizio. In Comune, fino a venerdì mattina, sono già pervenute 3.900 dichiarazioni ISEE su circa 5.700 utenti stimati delle mense.

«Ci giunge notizia che molti hanno prenotato presso un CAAF per compilare il modello in questi giorni, entro i termini dichiara l’assessore all’Istruzione Giovanni Selmo -. Ricordo che il conteggio della retta sarà calcolato in base al proprio ISEE per chi lo ha presentato, altrimenti si risulterà automaticamente in fascia massima. È importante consegnarlo entro il 30 settembre per fruire subito della tariffa corretta per le mense scolastiche: se un genitore dovesse presentare il modello durante l’anno, questo produrrà i suoi effetti dalla prima rata successiva».

L’amministrazione pertanto sollecita tutti i genitori, anche quelli residenti fuori dal Comune di Vicenza, a presentare il modello ISEE entro fine mese. Per le famiglie che abbiano visto un sostanziale peggioramento delle proprie condizioni economiche nell’ultimo periodo, si ricorda che è possibile presentare l’”ISEE corrente”.

«Invito anche chi non risiede nel territorio comunale ma ha i figli iscritti alle nostre scuole – conclude Selmo – a presentare comunque il proprio modello ISEE. In un’ottica di collaborazione, il Comune di Vicenza trasferirà poi questi dati ai Comuni di provenienza, i quali valuteranno, in caso di difficoltà, come poter intervenire a sostegno delle famiglie».

L’indicatore della situazione economica equivalente, abbreviato in ISEE, è uno strumento che misura la condizione economica delle famiglie in Italia. Questo indicatore considera i redditi, i patrimoni (sia mobiliari che immobiliari) e le caratteristiche del nucleo familiare, come il numero dei componenti e la loro tipologia.

A partire da gennaio 2015, il calcolo dell’ISEE è stato rivisto in conformità all’articolo 5 del Decreto Legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modifiche dalla legge del 22 dicembre 2011, n. 214, e dal successivo decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159, intitolato “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)”.