Non c’è tregua per il settore editoriale italiano con l’unica eccezionedei mensili. I dati dell’Osservatorio Stampa FCP (fonte USPI, Unione stampa periodica italiana) fotografano un panorama sempre più critico, con un decremento del fatturato pubblicitario pari al -6,3% per il periodo gennaio-ottobre 2024. Un calo che segna l’ennesima conferma del trend negativo per quotidiani e periodici settimanali, già in sofferenza nel confronto con l’anno precedente (-6,3% rispetto a ottobre 2023, contro il -3,8% registrato allora).
Tuttavia, in un panorama dominato dal pessimismo, si apre uno spiraglio di luce: i mensili (tra cui localmente il nostro VicenzaPiù Viva i cui dati di crescita, però, sono abnormi avendo ripreso le pubblicazioni mensili da quest’anno chiuso col numero 294 di dicembre in edicola, il 13° della nuova serie, festeggiato con un calendario beneaugurante per il 2025)). Questa categoria emerge come l’unica in controtendenza, chiudendo il mese di ottobre con un incoraggiante +3,9%. Un risultato che fa sperare in una possibile inversione di tendenza per almeno una parte del settore editoriale.
La performance positiva dei mensili potrebbe essere attribuita a una strategia più mirata nel soddisfare le esigenze di un pubblico di lettori fedeli e all’adozione di modelli pubblicitari più efficaci. Resta da vedere se questa crescita possa consolidarsi nei mesi futuri, contribuendo a bilanciare, almeno in parte, le difficoltà generali del settore.
I quotidiani (localmente nella statistica rientra Il Giornale di Vicenza) continuano, in particolare, a registrare il segno meno, toccando un drammatico -7,7%. Questo peggioramento risulta evidente sia rispetto al mese precedente (-7,5% su settembre 2024) sia nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno (-5,1%). Tra le categorie di contenuti pubblicitari, è il segmento legale a registrare il crollo più significativo, con un pesante -45,2%, mentre le altre si mantengono comunque in territorio negativo, anche se al di sopra del -6%.
Sul fronte dei periodici non mensilli il quadro generale rimane altrettanto critico. I settimanali, ad esempio, continuano a perdere terreno, registrando un calo di ulteriori due punti percentuali in un mese e attestandosi al -7,3%. Altre periodicità segnano un preoccupante -17,7%.
La situazione complessiva, perciò, rimane critica e richiede interventi strutturali per evitare un ulteriore declino di un comparto fondamentale per l’informazione e la cultura del Paese.