Green e risorse idriche, Walter Mauriello (presidente Meritocrazia Italia): connubio perfetto

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Prevenirne e ridurre l’inquinamento delle acque, promuoverne un utilizzo sostenibile, proteggere e migliorare l’ambiente acquatico nonché mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità non rappresenta per l’Italia solamente un obbligo imposto dalla direttiva sulle acque interne superficiali, di transizione, costiere e sotterranee o di missione del PNRR, ma una impellente necessità di natura ambientale e l’occasione per sviluppare nuove professionalità sino ad oggi inesistenti – scrive nella nota che pubblichiamo Walter Mauriello, presidente nazionale di Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) –.

Importante potrebbe essere il contributo delle PMI, anche perché è certo che gli investimenti necessari alle aziende per rendersi eco-sostenibili vengono ripagati ampiamente dai benefici di medio periodo.

Gli step di avvicinamento a un’azione di rispetto delle risorse idriche dovrà tenere in considerazione:

– l’individuazione di obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione dei corpi idrici;

– la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi nell’ambito di ciascun distretto idrografico;

– il rispetto dei valori limite agli scarichi fissati dallo Stato;

– l’adeguamento dei sistemi di fognatura, collegamento e scarico;

– l’individuazione di misure per la prevenzione e la riduzione.

Questo già permetterebbe, prima ancora di attuare i piani di transizione economica, di ottimizzare l’esistente.

Potrebbe costituire un ulteriore elemento di conversione green (se già l’idea di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente non fosse sufficiente) la previsione di reali detrazioni fiscali al 100% per tutti gli investimenti effettuati al fine dell’attuazione della transizione economica, nonché un’ulteriore previsione di accesso a bonus di graduale alleggerimento dell’imposizione fiscale, per le aziende che accedano a diversi e previsti standard di economia green. Un’azienda che non inquina o che attualizza forme di recupero comunitario (nell’ambiente ove sono collocate) trova condivisione per l’investimento non solo in posti lavoro, ma altresì in ambiente pulito. Un’impresa che agevoli o sollevi il territorio nel quale viene collocata attraverso forme di recupero del rifiuto e ricollocamento circolare, alleviando il peso del recupero ambientale del proprio territorio, deve trovare nella propria azione anche il conseguimento di un’agevolazione.

Tali prospettive troverebbero una maggior comprensione proprio nelle dinamiche della PMI, quali realtà particolarmente gravate dalla situazione economica e pandemica e quale elemento rappresentante il substrato della nostra economia.

L’auspicio è che le direttive nazionali (ma ancor più le istituzioni locali) sappiano comprende pienamente l’importanza della tutela dell’acqua come ‘sangue della vita’, quale risorsa non infinita, e ancor più voglia, con competenza e concretezza, porre in esecuzione tutte le azioni che possano sostenere, aiutare ed agevolare le imprese che green vorranno pensare.

#green#risorseidriche#pnrr

Roma, 5 ottobre 2021

Il Presidente Nazionale

Walter Mauriello