Mes o non Mes, è questo il problema? L’intervista all’on. veronese Zardini (PD): noi puntiamo agli eurbond ma le rigidità sono solo ideologiche

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Mes, l'amore e la finanza ai tempi del Coronavirus, di Mauro Maruzzo (incisore e illustratore vicentino)
Mes, l'amore e la finanza ai tempi del Coronavirus, di Mauro Maruzzo (incisore e illustratore vicentino)
Nel dibattito sul Fondo Salva Stati (Mes, Meccanismo Europeo di Stabilità) nella sua versione, che dovrebbe essere senza “condizionalità”, per “soccorrere” i paesi per le spese sanitarie correlate direttamente con la pandemia Coronavirus Covid 19, dopo l’on. Pierantonio Zanettin e in attesa degli altri parlamentari veneti interpellati interviene su VicenzaPiu.com il deputato veronese del Partito Democratico Diego Zardini.
Innanzitutto qual è la posizione sua  e del suo partito sul MES? Proprio perché, dove è stato utilizzato, il Mes originario ha sempre creato gravi difficoltà ai popoli, lasciando i paesi stremati dopo severe politiche di austerità, Movimento 5  Stelle e Lega, vicini su questo punto anche se con sfumature diverse, temono che l’Italia finisca con il cappio al collo
On. Diego Zardini (Pd)
On. Diego Zardini (Pd)

Il Mes o Fondo salva stati, nato nel 2011 col governo Berlusconi, fu ratificato in Parlamento, con voto favorevole anche del Pd, nel 2012. Approvata l’istituzione di questo fondo, con dure condizionalità  volute dai Governi di destra di allora, non è mai stato utilizzato dall’Italia. Approvarlo non ha significato accedere al fondo.

Da qualche anno le istituzioni Ue lavorano a modifiche dello Statuto; che anche qui, approvarle non vuol dire accedere al fondo.
La scorsa settimana l’Eurogruppo ha proposto al Consiglio Europeo dei capi di Stato e Governo un pacchetto di misure che comprende una nuova linea di credito per il 2% del PIL di ciascun Paese aderente, senza le dure condizionalita’ previste dallo statuto istitutivo. Il 23 aprile il Consiglio europeo deciderà nel merito del pacchetto e vedremo cosa uscirà.

Il Mes per il Coronavirus dovrebbe essere senza condizionalità. Quindi avrebbe senso non utilizzarlo?

Noi puntiamo al Recovery Fund (gli eurobond), ma se fosse confermata una linea Mes, vantaggiosa rispetto all’emissioni di debito sul mercato finanziario (i classici titoli di Stato), il Pd pensa sia da valutare con attenzione, se conveniente e sicuro, utilizzare questa linea di credito di oltre 34 mld di euro per spese sanitarie… i grillini ad ora sono contrari, soprattutto perché tale novità non è ancora approvata e operativa. A fine aprile vedremo, discuteremo, decideremo. Ma se sarà davvero senza condizionalità e lo sapremo al prossimo Consiglio europeo, lo confronteremo con le altre modalità di accesso al debito e utilizzeremo quella meno costosa, senza ideologie.

La posizione di Forza Italia in questo caso si distingue nettamente da Lega e Fratelli d’Italia e anche quella del M5S non è totalmente in linea con quella della maggioranza.  Cosa significa?

Molte forze politiche in passato hanno fatto facili campagne elettorali, demagogiche ed avulse dai fatti. Oggi temono di perdere la faccia, ma per il bene dei cittadini occorre guardare alle questioni concrete.

Come vede la situazione per gli Eurobond o Coronabond o anche Recovery Bond che di si voglia?

L’Eurogruppo ha proposto un pacchetto di misure molto importanti. La più importante è il Recovery Fund che deve essere alimentato da bond europei. Ieri il Parlamento europeo ha votato a favore, col voto contrario della Lega.

Ma allora perchè giovedì al Parlamento Europeo Forza Italia ha votato, insieme alla  Lega, contro l’emendamento dei verdi sui Corona Bond?

Perché a non volerli sono proprio i loro alleati, sono le destre europee amiche di quelle italiane a non essere solidali con L’Italia. Loro sono il problema dell’Europa, i sovranisti e il loro voto ha svelato la realtà nuda e cruda.

Ma lei non è deluso da come certi paesi si sono  comportati  con l’Italia in questa crisi?

Certo, sono gli Stati, nazionalisti, sovranisti antieuropeisti i veri nemici dell’Italia, dell’Europa stessa, che deve essere federale. Sono gli amici di Salvini e Meloni ad aver umiliato l’Italia e impedito all’Europa di rispondere all’emergenza. So che sembra contrario alla vulgata corrente, ma è così, l’Europa sono gli Stati, quelli governati da destra hanno ridotto così male l’Unione, proprio per costruire un consenso per distruggere il progetto unitario.
Verità difficilmente negabile quest’ultima come pure è vero, salvo per chi per definizione, M5S, FdI e, soprattutto, Lega, non voglia capire, che, come dice l’on. Diego Zardini, sono dannosi al Paese in un momento di grande difficoltà certi irrigidimenti su enunciazioni di opposizione a prescindere a un fondo, quello del Mes nella versione prospettata, che, si potrà usare o meno, ma che non è quello che poi potrà imporre i nefasti controlli che la Grecia ha dovuto subire dalla trojka.
Per il Coronavirus si troveranno vaccini e cure, ma il dubbio permane sulla capacità che avranno i nostri rappresentanti in Parlamento di ragionare in termini di utilità strategica per l’Italia e non per qualche voto in più nella loro esiziale campagna elettorale permanente.