Nove anni dopo il suo rilascio, fonti dell’intelligence navale hanno confermato questo venerdì pomeriggio 15 luglio a “Infobae Mexico” che Rafael Caro Quintero, fondatore del cartello di Guadalajara negli anni ’80, e ricercato dal sistema giudiziario messicano, è stato ricaturato dalla Giustizia di Mexico e Usa.
Si tratta del trafficante di droga che ha avuto due mandati di cattura da parte della Procura Generale (FGR), oltre a un ordine di estradizione negli Stati Uniti, che dovrebbe essere eseguito nelle prossime ore, dopo il vaglio della autorità messicane.
Anche la giustizia degli Stati Uniti ha offerto una taglia di 20 milioni di dollari per le informazioni che hanno portato alla sua cattura, la più alta mai offerta per un latitante. Fino a poche ore fa era considerato dall’FBI uno dei 10 uomini più ricercati al mondo.
Secondo le prime notizie, il cosiddetto “Narco de Narcos” è stato arrestato durante un’operazione del Segretariato della Marina (Semar) nella città di Choix, Sinaloa.
“Era nascosto in montagna e non è sceso”, ha detto Michael Vigil, ex capo della DEA, in un’intervista per Milenio.
Vale la pena ricordare che dietro le violenze di questi mesi nello stato di Sonora ci sarebbe Caro Quintero, 69 anni, soprattutto con il cosiddetto Cartello di Caborca, che si contende il controllo dell’area con il Cartello di Sinaloa.
Gli esperti indicano che si tratta dell’arresto più importante del mandato di sei anni del presidente Andrés Manuel López Obrador, ben oltre quello di José Antonio Yépez Ortiz, alias “El Marro”, leader del potente cartello di Santa Rosa de Lima, catturato nell’ottobre 2021 a Guanajuato.
(l’agente speciale Dea Enrique Kiki Camarena)
Caro Quintero era ricercato per presunto coinvolgimento nel rapimento, tortura e omicidio dell’agente speciale della DEA (Drug Enforcement Administration) Enrique Kiki Camarena nel 1985. Per questo è stato arrestato per la prima volta in Costa Rica nell’aprile 1985. Dopo essere stato estradato in Messico, è stato processato e condannato. In seguito un tribunale collegiale di Guadalajara ha deciso di rilasciarlo nell’agosto 2013, quando aveva appena 28 anni rispetto ai 40 che avrebbe dovuto scontare. Nel caso del boss non è stata considerato il suo curricilum penale, ma la competenza territoriale del tribunale che avrebbe dovuto giudicarlo, giurisdizione federale o locale; d è stato favorito perché doveva essere perseguito a livello statale.
Il 16 gennaio 2015, il Secondo Tribunale Unitario del Terzo Circuito con sede a Guadalajara, Jalisco, ha ordinato l’immediato nuovo arresto di Caro Quintero per ottemperare ai mandati 180/2011 e 101/2013, in cui era considerato penalmente responsabile per il rapimento e l’omicidio di Kiki Camarena.
Le autorità giudiziarie hanno stabilito che l’esecuzione dell’ex agente, in qualità di funzionario del governo degli Stati Uniti, rappresentava un reato di giurisdizione federale, per il quale era stato perseguito nella giusta corte. Ma da allora il “Narco de Narcos” è rimasto nascosto nei territori controllati dal cartello di Sinaloa, del suo ex amico e sicario Joaquín El Chapo Guzmán Loera, concentrando la sua attività sul Triangolo d’Oro, tra Sonora, Chihuahua e Durango, e si sarebbe alleato con i Beltrán Leyva, strenui nemici del cartello di Sinaloa.
Nella lista della DEA dopo di lui ci sono Ismael “El Mayo” Zambada, uno dei leader del cartello di Sinaloa, per il quale c’è una taglia di 15 milioni di dollari; Nemesio Oseguera Cervantes “El Mencho”, leader del Jalisco New Generation Cartel (CJNG), presente in più di 20 stati della Repubblica messicana, tra cui Città del Messico. La Drug Enforcement Agency degli Stati Uniti offre una taglia di 10 milioni di dollari per questo boss.
(Infobae del 15/07/2022)
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