Mestre: un parco dedicato ai “Mutilati per servizio” e una rotatoria intitolata a suor Angela Gugelmo

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Comune di Venezia
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Due diverse cerimonie di inaugurazione hanno interessato il centro di Mestre nella mattinata di oggi, lunedì 22 giugno. La prima ha visto dedicare il nome di un parco tra via Torquato Tasso e Corso del Popolo ai “Mutilati per servizio”, con l’intervento dei rappresentanti dell'”Associazione dei Mutilati” da Venezia e dalle altre province del Veneto. Per l’Amministrazione hanno partecipato l’assessore alla Toponomastica Paola Mar, la vicesindaco Luciana Colle e il consigliere delegato alla Sicurezza partecipata Enrico Gavagnin.  

Nella secondo caso è stata intitolata una rotatoria tra via Spalti e via Caneve, non lontano dall’Istituto “Pacinotti”, a suor Angela Gugelmo, religiosa delle Figlie della Chiesa e tra le fondatrici della comunità mestrina del suo ordine. Insieme all’assessore Mar presente l’assessore alla Viabilità Renato Boraso.

“Oggi la città di Mestre ha vissuto due momenti importanti con queste cerimonie di intitolazione – ha affermato l’assessore Mar – che sono accomunate da una stessa importante condizione. Coinvolgono, sia per quanto riguarda i mutilati che suor Angela Gugelmo, persone che nella loro storia hanno servito con umiltà e senza risparmiarsi la propria città e la propria comunità. Vite di persone che, come la stessa suor Olga ci insegna, hanno avuto la capacità di dedicarsi agli altri con il sorriso, lasciando un segno che colpisce anche personalmente”.

“Vogliamo che tutti i luoghi di Mestre e della terraferma abbiano una loro storia – ha aggiunto la vicesindaco Colle – ed è molto importante anche aver pensato ai mutilati per servizio, come le forze dell’ordine o come qualsiasi persona che abbia dedicato la propria vita per la collettività senza chiedere nulla in cambio e rischiando fino a subirne conseguenze, visibili e psicologiche. Iniziative come questa – ha concluso – servono anche a dare la giusta dignità e importanza a donne e uomini che a volte finiscono per essere dimenticati”.