Le previsioni meteo indicano una fase di stabilità a partire da oggi, domenica 27 ottobre, e che dovrebbe protrarsi per gran parte della prossima settimana, favorita dall’affermarsi di una circolazione anticiclonica sul Mediterraneo centrale. Questa configurazione tende a rafforzarsi ulteriormente grazie all’ampia area anticiclonica che si estende dall’Atlantico, garantendo condizioni prevalentemente stabili su larga scala. Le precipitazioni sono dunque attese per lo più assenti, offrendo una tregua rispetto alle recenti criticità atmosferiche.
Nonostante la stabilità meteo, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica e idraulica, valido dalle ore 14 di oggi fino alle 14 di domani, lunedì 28 ottobre. In particolare, è confermata la fase operativa di attenzione per criticità idraulica, con allerta gialla, per il bacino del Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige (Vene-D). Tale allerta interessa il tratto veneto del fiume Po fino al delta e lungo il Po di Venezia. Le autorità segnalano che il livello di allerta potrà essere riconfigurato localmente in fase di preallarme o allarme in base all’evoluzione dei fenomeni e alla risposta dei livelli idrici nei diversi tratti del bacino.
Maggiore attenzione è richiesta lungo il ramo deltizio del Po di Goro, dove i livelli del fiume permangono vicini alla seconda soglia di guardia. In questa area specifica, l’allerta idraulica è elevata al livello arancione, corrispondente alla fase operativa di preallarme. La situazione impone, pertanto, un monitoraggio costante da parte delle autorità competenti, che restano pronte a intervenire qualora fosse necessario per garantire la sicurezza delle comunità interessate.
L’evoluzione sarà seguita attentamente nelle prossime ore, in modo da permettere interventi tempestivi lungo i tratti a maggiore criticità idraulica. La Protezione Civile invita la popolazione nelle aree interessate a seguire gli aggiornamenti e le indicazioni locali, particolarmente importanti nelle zone a rischio elevato di criticità idraulica.
