Se vedete qualcuno con il monopattino in autostrada, deve essere per forza un africano, o almeno in Italia funziona così per tutti quei titoli di giornale in cui si evidenzia la nazionalità di chi commette un crimine, ma solo se è uno straniero di Paesi legati a pregiudizi (Africa, Moldavia, Albania, Romania, Bangladesh, etc.). A un giornalista italiano non viene in mente di sottolineare se qualcuno è di Gambellara o di Bassano. Ma all’estero invece capita persino che se dite ‘ragazzo nero’ per far capire a un vostro collaboratore di chi state parlando, viene sospesa una partita di Champions League. A Bassano invece i nomadi “di solito vanno a rubare”, parola dell’assessore leghista Zanata. Il leghista razzista è una tradizione o un pregiudizio? Tanto quanto il nomade che ruba. Ma poi, sapete cosa diceva De André, oggi acclamato da tutti, persino dal leader del Carroccio Salvini? “Gli zingari rubano, è vero, però io non ho mai sentito dire – non l’ho mai visto scritto da nessuna parte – che gli zingari abbiano rubato tramite banca“. A proposito di banche, perché i vari giornali non insistono sull’origine degli accusati per il crac delle ex popolari venete, come per esempio la Banca Popolare di Vicenza, per i quali martedì scorso sono state presentate le richieste di condanna? Zonin non sarà nero, non sarà albanese, non sarà nomade, ma a chi ha perso tutti i risparmi forse interessa il suo colore della pelle? O che sia originario di Gambellara? Misteri della stampa italiana.
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