
La quarta linea della metropolitana di Roma, la Metro D, torna al centro del dibattito con un nuovo progetto da 9 miliardi di euro, tre volte il costo stimato nel 2008. La sfida principale resta il reperimento delle risorse, ma Condotte 1880 col suo presidente Valter Mainetti e Pizzarotti, promotori storici del progetto, si dichiarano pronti a investire nel primo lotto. Dopo anni di attese e stop, l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Gualtieri punta, infatti, a posare la prima pietra dell’infrastruttura più imponente della Capitale. La nuova linea, che attraverserà la città da nord a sud, è fondamentale per decongestionare il traffico e migliorare i collegamenti nelle aree più popolate di Roma.
Entro la fine dell’anno sono previsti i primi sondaggi per la tratta iniziale del tracciato di 30 km, che collegherà Nomentana-GRA a Vigna Murata, servendo quartieri oggi poco connessi al trasporto pubblico su ferro.
Un progetto rinato con costi triplicati
L’idea di una quarta linea metropolitana a Roma non è nuova. Già nel 2006, un raggruppamento temporaneo d’impresa (RTI) formato da Condotte d’Acqua e Pizzarotti si aggiudicò il progetto con la formula del project financing, ma la realizzazione rimase bloccata per motivi economici e burocratici. Il piano originale prevedeva un tracciato di 20,5 km con 22 stazioni, per un costo stimato di 3,1 miliardi di euro.
Oggi, il nuovo progetto prevede 30 km di linea e tecnologie avanzate, facendo lievitare i costi a 9 miliardi di euro. L’aumento è dovuto sia all’ampliamento del tracciato, sia all’adozione di soluzioni tecnologiche più moderne e sicure. Il Campidoglio sta ora vagliando diverse ipotesi per procedere, compresa la possibilità di avviare i lavori per lotti, come già fatto con la Metro C.
Il ruolo di Condotte 1880 e Pizzarotti: know-how ed esperienza per un’infrastruttura cruciale
Tra le aziende coinvolte nella costruzione della Metro D spicca Condotte 1880, erede della storica Condotte d’Acqua, un gigante delle infrastrutture che ha lasciato il segno a Roma con opere come le linee A e B della metropolitana, la diga sul Tevere a Castel Giubileo e la Nuvola di Fuksas all’Eur.
Oggi, Condotte 1880 e Pizzarotti si candidano a riprendere in mano il progetto, forti della loro esperienza nella costruzione di metropolitane in Italia e all’estero. Pizzarotti ha appena completato il prolungamento della linea 11 della metro di Parigi, mentre Condotte vanta la realizzazione delle metropolitane di Miami e Washington.
Secondo Valter Mainetti, presidente di Condotte 1880, le due aziende hanno tutte le competenze necessarie per garantire la realizzazione della Metro D. “Per la costruzione di una metropolitana servono know-how ed esperienza, e noi siamo pronti a metterle in campo”, ha dichiarato Mainetti in un’intervista a MF-Milano Finanza.

Mainetti: “Pronti a finanziare il primo lotto per avviare i lavori”
Il principale ostacolo alla partenza del progetto è l’enorme investimento richiesto. Tuttavia, Mainetti ha avanzato una proposta concreta per accelerare i tempi: partire con un primo lotto da un miliardo di euro, finanziato per il 50% in project financing.
“Seguendo il modello della Metro C, sarebbe più facile iniziare con un primo lotto, che collegherebbe le periferie al sistema metropolitano centrale. Questo permetterebbe ai cittadini di beneficiare dei nuovi collegamenti già nei prossimi anni”, ha spiegato Mainetti.
Nel frattempo, il Campidoglio sembra orientato a indire una gara per la scelta del concessionario, con la possibilità per il raggruppamento Condotte/Pizzarotti di migliorare l’offerta sulla base dei nuovi parametri richiesti dal Comune.
Metro D: una grande opera attesa da decenni
Se realizzata, la Metro D rappresenterà un tassello fondamentale per il futuro della mobilità romana. Con 30 km di linea e nuove interconnessioni con le altre metropolitane, il progetto ha il potenziale di alleviare il traffico cittadino e migliorare la qualità della vita dei residenti.
Le prossime settimane saranno decisive: la trattativa con il Campidoglio e la possibile apertura di una nuova gara definiranno il futuro di un’opera che Roma aspetta da quasi vent’anni. La volontà di aziende storiche come Condotte 1880 e Pizzarotti di investire in un’infrastruttura cruciale potrebbe finalmente dare il via alla realizzazione della quarta linea metropolitana della Capitale.