Miatello “soccorre” anche Arman, Ugone e don Torta: gira a tutti mail arrivata solo a lui e Bettiol da Conte per riunire i risparmiatori

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Miatello salva la riunione con Giuseppe Conte per gli indennizzi promessi con Di Maio e Salvini
riunione con Giuseppe Conte per gli indennizzi promessi con Di Maio e Salvini

Giuseppe Conte deve ringraziare Patrizio Miatello. Il primo ministro del governo dei pentastellati di Luigi Di Maio a trazione tecno(il)logica di Rousseau, la preferita dagli hacker, e dei leghisti di Matteo Salvini, quello che “se il decreto per gli indennizzi non lo firma Tria lo scriviamo noi” (con l’inchiostro simpatico), oggi pomeriggio (da mail: Fri, 5 Apr 2019 16:57:51) aveva convocato, anzi pensava di aver convocato la «Riunione dei “risparmiatori danneggiati”» (non più truffati?) per “il prossimo lunedì 8 aprile 2019, alle ore 12.00, a Palazzo Chigi, Sala Verde – III piano” come promesso tramite (da?) Di Maio.

Solo che oltre che al prof. Rodolfo Bettiol, coordinatore della cabina di regia al Mef, e a Patrizio Miatello, il presidente dell’associazione Ezzelino III da Onara che di quel gruppo di lavoro è stato l’instancabile animatore cercando di unire tutti e anche chi da anni pratica lo sport di combatterlo o, peggio, deriderlo, la mail di convocazione non era arrivata ad altri.

Ma il fulvo Miatello girava la mail alle associazioni una volta accortosi di questa défaillance dei computer della Segreteria Particolare del Presidente del Consiglio, forse collegati alla piattaforma Rousseau non ancora liberata dai suoi virus o in attesa che il ministro dell’Interno finisse di attaccare i francobolli della posta con la saliva residua dopo i suoi video show, nutellosi di mattina e poi sempre più incazzosi.

E la mail la girava, interrompendone l’attesa sempre più preoccupata di un ennesima falsa promessa del governo del cambia…impegni, non solo a quelle associazioni che avevano collaborato costruttivamente nella cabina di regia ma anche ai suoi principali “estimatori” come… Luigi Ugone, don Enrico Torta e il suo “dio in terra” Andrea Arman, che quella cabina non hanno fatto altro che boicottare.

I loro risultati, a tutti noti, sono ora certificati dal fuggi fuggi finale di Salvini e Di Maio che hanno dovuto chiedere aiuto a papà Conte, che con loro, comunque, aveva promesso al suo insediamento di risolvere “subito” il problema delle vittime delle banche.

Sarà lui, nel disaccordo imperante tra i due capipopolo dimentichi che il popolo da governare è uno, a dover convincere, al posto loro, tutte le associazioni da loro abbindolate (per seguirne solo due, quelle politicizzate e guidate da interessi “particolari”) ad accettare quello che ora dovranno gioco forza subire dopo la pessima costruzione tecnica della loro legge 205 che, i due vice di Conte lo dissero a Vicenza il 9 febbraio per strappare applausi senza senso, era stata costruita con i fan integralisti di don Torta alias Arman e Ugone.

Ma, potrebbe essere un segno del destino che sia stato proprio il buon Miatello, onesto difensore delle vittime delle banche (tutte le vittime di tutte le banche interessate) abbia girato a tutti la mail arrivata solo a lui e al prof. Bettiol, l’avvocato di lungo corso da cui è partita l’idea della legge 205 poi trasferita, per la parte buona, nella 145.

Solo così, grazie alla mail girata a tutti, non si è materializzata l’ennesima beffa ai risparmiatori, la convocazione “incompiuta” del premier Conte, che, scritta con l’inchiostro simpatico di Salvini o spedita con i computer zoppicanti di Di Maio, ha rischiato di diventare un’altra delle cose di questo governo che non hanno funzionato.

Ora tutti lo sanno che ci sarà la riunione dei “risparmiatori danneggiati” (non truffati!) lunedì 8 aprile 2019, alle ore 12.00, a Palazzo Chigi, Sala Verde – III piano.

Ma nessuno ancora sa, forse neanche chi l’ha convocata, come andrà a finire.

W l’Italia del cambiamento, della trasparenza, dell’onesta, del “presto e bene”…