«Dalle ore 10,30 mi sono “inginocchiato” davanti al MEF, per chiedere la possibilità di parlare con il sottosegretario Villarosa, ho parlato via citofono con la segreteria che mi ha riferito l’impossibilità di essere ricevuto, dovuta a impegni istituzionali in corso del sottosegretario»: così esordisce in una nota Patrizio Miatello dopo il niet ricevuto a Roma.
Di Miatello pubblichiamo qui un video registrato prima di provare anche a inginocchiarsi, senza vergognarsi di umiliare se stesso in difesa delle vittime della banche perché a provare vergogna dovrebbe essere chi è sordo ad ogni richiamo.
E Alessio Villarosa, che non riceve Miatello, forse non vuol farsi ricordare le promesse del suo capo Luigi Di Maio del 21 gennaio 2017 («le vittime delle banche devono avere il 100% e non accontentarsi dell’elemosina, voi non avete più tempo…»), quelle proprie (“il decreto attuativo verrà emanato entro l’8 febbraio…») e quelle fondamentali del contratto sottoscritto dal vice premier 5 Stelle il 20 ottobre 2018 a Roma con il Movimento Risparmiatori traditi (rimborso sempre del 100% con 30% come acconto, primi rimborsi ad inizio 2019, ecc.) che traduceva in parte l’articolo 5 del contratto di governo con Matteo Salvini.
In effetti Villarosa aveva preannunciato alle associazioni “bannate” dalla coppia Ugone – Arman, benedetta da don Torta, che avrebbe seguito il loro comportamento escludendole con un WhatsApp da ogni contatto: «Alessio Villararosa 5s: Ho chiuso con questi rapporti d’ora in poi rimango sull’istituzionale… fare bene ed essere anche aperti non viene apprezzato. Così come con lei sarà per tutti, quindi d’ora in poi usate solo ed esclusivamente i canali istituzionali per ogni comunicazione».
Non abbiamo motivo di non credere ad Alessio Villarosa sul fatto che non incontrerà più nessuno lui, sottosegretario come Massimo Bitonci senza deleghe e, quindi, privo di ogni potere, a parte quello di poter… ubbidire come un semplice e ingenuo soldatino, che crede ai generali ed è, quindi, da loro “sbattuto in trincea” fin dall’inizio.
Crediamo nel soldatino tanto sarà Di Maio (“stanno facendo di testa loro” ci ha confessato sconsolato con un messaggio quando Di Maio e Salvini vennero alla show di Vicenza) ad incontrare coloro che (Armam e Ugone) da lui stesso sono stati osannati a Vicenza per aver scritto i provvedimenti ad oggi bloccati.
Caro Villarosa, quello che le impedisce di guardare negli occhi i tanti Miatello delle associazioni interessate ai risparmiatori e, perciò, escluse dai giochi politici, è l’assenza di fatti concreti al di là del grido “al lupo, al lupo” contro un’Europa con cui, evidentemente e caso mai fosse ostativa, non ha trattato a favore dei risparmiatori Giuseppe Conte quando ha chiuso gli accordi per la manovra, di cui la legge istitutiva del FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori) fa parte pur non pesando sul rapporto deficit pil.
E questo lo dimostra anche la lettera della UE, che abbiamo pubblicato, cosa che non hanno fatto certi signori del governo del cambiamento che oltre al grido “onestà, onestà” hanno silenziato anche l’inno alla “trasparenza“.
Con questi due tradimenti al loro elettorato, caro Villarosa e pentastellati che ancora non volete perdere la faccia (per careghe, nel caso specifico, addirittura senza deleghe?), state subendo pesanti sconfitte elettorali che consegneranno il Paese alla destra populista ma più furba di Salvini & c., amici storici del sistema Berlusconi e ora anche alleati del Pd sulla Tav e sul Tap.
Sbagliamo nel lodare Miatello che si inginocchia e biasimare i sordi, muti e ciechi ?
No e lo dimostra la reazione di Arman, l’autore di legge e decreti osannati da chi oggi non esce dal vicolo cieco in cui si è voluto cacciare: da una parte l’ex candidato M5S minaccia chi lo critica di querele, lui che ha un passato non proprio cristallino almeno per il suo ordine professionale; dall’altra in un suo video (clicca qui) irride, in nome di un venetismo che meriterebbe ben altri interpreti, la grande umiltà, tipicamente veneta, questa sì, di chi prova a rimediare agli errori altrui pensando non alla sua presunta umiliazione, che mette al servizio dei soci e non di propri interessi e vantaggi.
Tornando a Miatello e al suo inginocchiarsi davanti al Mef, che non è sottomissione ma protesta contro il sistema come ci insegnano i giocatori della NFL, National Football League americana, che, inginocchiandosi con dignità e orgoglio davanti alla bandiera hanno fatto andare su tutte la furie mr. Trump, ecco come prosegue la sua nota.
“Abbiamo pregato di attuare immediatamente il fondo con le forzature richieste anche della detenzione a seguito della violazione per tutela dei soci prima del 2013 e dei vecchi soci con la rivalutazione monetaria che rischiano concretamente di essere esclusi se il fondo rimane così, e l’esclusione tassativa di chi ha acquistato dopo la messa in liquidazione in quanto possibili speculatori che non possono avere nessun tipo di indennizzo (video in Facebook). Poi ho avuto incontri in Parlamento per richiesta di aiuto come da dettagli successivi.
Incontri alla Camera dei deputati
On. Renato Brunetta, Forza Italia, il quale ci ha dato il suo completo appoggio e di tutto il suo gruppo parlamentare per le modifiche da noi richieste e per l’immediatezza.
On. Ciro Maschio, Fratelli d’Italia, il quale ci ha dato il suo completo appoggio e di tutto il suo gruppo parlamentare per le modifiche da noi richieste e per l’immediatezza.
Incontri a Senato
Inginocchiato davanti al Senato ho chiesto un incontro al sen. Daniele Pesco (M5S), che mi è stato concesso.
Abbiamo pregato di attuare immediatamente il fondo con le forzature richieste anche della detenzione a seguito della violazione per tutela dei soci prima del 2013 e dei vecchi soci con la rivalutazione monetaria, che rischiano concretamente di essere esclusi se il fondo rimane così, e abbiamo choesto l’esclusione tassativa di chi ha acquistato dopo la messa in liquidazione in quanto possibili speculatori che non possono avere nessun tipo di indennizzo. Si è impegnato a verificare e inviare la richiesta al Governo.
Non siamo riusciti ad incontrare parlamentari di Lega e del PD, per mancanza di tempo.
Incontro del 26 febbraio a Palazzo ferro Fini
Domani saremo a Palazzo Ferro Fini(Consiglio Regionale ore 11,00) avendo invitato TUTTE le associazioni (tutte), tutti i Consiglieri e Assessori regionali ai quali chiederemo una mozione regionale congiunta per il parlamento
Immediatezza
Tutela per i Soci che hanno detenuto prima del 2013 in violazione massiva di false informazioni e leggi penali.
Inserimento della rivalutazione monetaria e interessi legali esclusivamente per i soci risparmiatori che sono il 90%.
Esclusione tassativa di chi ha acquistato dopo la messa in liquidazione delle banche in quanto non possono avere alcun titolo per essere indennizzati nemmeno di 1 centesimo di euro”.
Patrizio Miatello
Ass. ne Ezzelino III da Onara Giustizia Risparmiatori