Di seguito l’interpellanza di Raffaele Colombara, Consigliere comunale Lista “Quartieri al Centro”
L’Amministrazione comunale di Vicenza si faccia interprete presso la Regione Veneto delle microimprese artigianali, commerciali, industriali e di servizi anche culturali che stanno rischiando la chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto
L’emergenza coronavirus sta intaccando profondamente la struttura produttiva, oltre che sociale, del nostro territorio. In particolare, sta mettendo in ginocchio tutte quelle piccole attività che caratterizzano il nostro tessuto produttivo.
Da più parti ed a diversi livelli si sta intervenendo per provare a limitare i danni, soprattutto attraverso misure fiscali e forme di agevolazione finanziaria. È tuttavia chiaro che per molte di queste attività risulta fondamentale un intervento diretto, un’iniezione di liquidità, che permetta di rimettersi in piedi e ripartire.
Con questo specifico obiettivo, molte regioni italiane hanno attivato Fondi per distribuire bonus una tantum a fondo perduto per le imprese richiedenti, aventi determinate caratteristiche di fatturato.
Chiediamo perciò al Sindaco ed all’Assessore alle Attività produttive, attivi in queste settimane nel rivendicare interventi diretti a favore del nostro territorio presso il Governo centrale, spingendosi fino all’Europa, di portare il grido di tanti piccoli imprenditori anche nella vicina Regione del Veneto, facendo giungere la proposta di un contributo a fondo perduto una tantum, sostenuta anche da tanti altri amministratori locali della provincia, all’Assessorato al Lavoro regionale, dotato di fondi, anche europei, che possono essere usati per questi scopo, i cui uffici peraltro sono ben conosciuti al nostro Assessore alle Attività produttive, che vi svolge la propria attività politica.
Qui di seguito alcuni esempi concreti degli interventi attivati da altre Regioni che hanno già istituito un fondo finalizzato al sostegno delle microimprese mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto del valore pari a € 2.000- 2.500.
La Regione Campania con il Decreto dirigenziale del 14 aprile 2020 ha approvato lo stanziamento di un bonus di 2000 euro a fondo perduto e una tantum a favore delle microimprese. Il bonus è un’ulteriore misura rientrante nel Piano per l’emergenza socio-economica della Regione Campania, con cui si cerca di ridurre al minimo i danni della crisi economica-finanziaria da Covid-19. Dei 900 milioni di euro totali finanziati per l’intero piano di intervento, 140 milioni sono stati destinati interamente alle imprese. Il suddetto contributo non è soggetto a imposizione fiscale. Non è invece cumulabile con le altre misure previste dalla Regione Campania nel “Piano per l’emergenza socio-economica.
La Regione Piemonte attiva un «Bonus Piemonte» tra i 1000 e i 2.500 euro per tutte le imprese messe più in difficoltà dall’emergenza coronavirus, dai bar ai parrucchieri ai tassisti. È una delle manovre del ddl Riparti Piemonte, che vale 88 milioni sugli 800 milioni in totale.
E così 2.500 euro andranno a ristoranti, agriturismi, bar, gelaterie, pasticcerie e catering, 2.000 per la ristorazione d’asporto, take away e i centri benessere, 2.500 per estetica e istituti di bellezza, saloni di barbieri e parrucchieri, 1.000 per taxi a noleggio con conducente. La modalità sarà semplice: a ognuna di queste aziende arriverà una Pec, alla quale dovranno semplicemente rispondere per avere i soldi a fondo perduto. Un piano fatto di risorse regionali per il 40% ed europee per il restante 60%, di cui 200 milioni sono risorse fresche.
La Regione Piemonte ha inoltre attivato Impresa Sicura che mette a disposizione 50 Milioni di Contributi a Fondo Perduto per l’acquisto di mascherine e dispositivi di protezione individuale.
Il bando impresa Sicura punta a sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese di qualunque dimensione, operanti in Italia.
Prestiti fino a 25mila euro per imprese, partite iva e professionisti Emergenza Covid 19.
La Regione Liguria ha messo a disposizione 7,2 milioni di euro per sostenere tutte le imprese del territorio che attualmente si trovano in una situazione di difficoltà.
L’importo è fruibile per:
5,5 milioni di euro a Fondi di garanzia per le micro e piccole imprese. L’importo garantito varia da un minimo di 10 mila euro ad un massimo di 30 mila euro.
I settori interessati sono turismo, commercio, artigianato
700 mila euro sono destinati, invece, ad un Fondo rotativo per la concessione di prestiti rimborsabili rivolto alle imprese del commercio ambulante. Il Fondo sarà attivo dal prossimo 6 aprile fino ad esaurimento risorse.
In questo caso l’importo del finanziamento garantito, nella misura del 100%, è tra i 5 mila e i 35 mila euro;
Un primo fondo rotativo per la cultura di 500 mila euro destinato a soggetti privati, piccole e medie imprese che, in forma societaria o di associazione o di fondazione esercitano attività imprenditoriale in locali aperti al pubblico nei settori della cultura e dello spettacolo, sia dal vivo che riprodotto.
Altri sono gli esempi, come la Regione Emilia Romagna che, in prospettiva più ampia, prevede investimenti per quasi 14 miliardi di euro da qui al 2022, in larga parte fondi pubblici ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati. Con opere e interventi cantierabili subito o entro quest’anno per quasi 6 miliardi. Una massiccia iniezione di risorse attraverso la leva pubblica, fondamentale per la politica industriale anticiclica necessaria dopo il lockdown causato dalla pandemia.
Insomma, le Regioni sono vicine concretamente alle attività produttive che svolgono un importante ruolo per l’intero tessuto economico e sociale del territorio.
Il Veneto?
Tutto ciò premesso
SI CHIEDE
al Sindaco ed all’Assessore competente, che siamo sicuri condividano le preoccupazione ed i disagi che le categorie economiche in oggetto stanno fortemente manifestando a noi tutti in questi giorni,
di attivarsi immediatamente perché l’Amministrazione comunale di Vicenza si faccia interprete presso la Regione Veneto delle categorie economiche che stanno rischiando la chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus, affinché anche la Regione Veneto istituisca una fondo finalizzato al sostegno delle microimprese mediante la concessione di un bonus una tantum a fondo perduto.
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