Migranti, Alex Cioni (PrimaNoi) presenta istanza ad Achille Variati: “vogliamo il numero esatto di quanti hanno ottenuto il permesso di soggiorno e di quelli espulsi”

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Nei giorni scorsi il comitato di cittadini PrimaNoi, costituitosi tre anni fa sull’onda dei flussi di immigrati che hanno dato il via alle polemiche sull’accoglienza dei richiedenti asilo, ha inviato un’istanza al Sindaco di Vicenza Achille Variati così come previsto dallo statuto comunale sugli istituti di partecipazione popolare. Domande che seguono i dati diffusi dallo stesso primo cittadino a margine della visita a Vicenza del Capo della polizia. Numeri con i quali il sindaco ha sostenuto che i richiedenti asilo in città sono diminuiti di circa 200 persone, passando dalle 900 unità dell’anno scorso alle 700 di qualche settimana fa.

Un calo progressivo che continua mese dopo mese – dice Variati -, eppure ai cittadini riuniti nel comitato contrario all’accoglienza dei migranti queste informazioni sono sufficienti.

Prendiamo atto positivamente della diminuzione degli ospiti all’interno delle strutture di accoglienza, anche se non significa necessariamente che i migranti siano spariti dal territorio” – spiega il portavoce del comitato Alex Cioni.
Del resto dalla Prefettura arrivano i medesimi numeri sull’intero scenario provinciale quando nel 2017 si tocco il picco di 2600 unità, mentre in queste settimane pare si sia arrivati sotto la soglia delle 2200 persone. Siamo quindi davanti ad un calo generale che produce nuovi posti letto utili nel caso la situazione dei flussi lo dovesse richiedere.

Alla luce di questi numeri, per il comitato sarebbe gradito un intervento di Variati, non solo come Sindaco, ma anche come Presidente della Provincia. “Non ci basta sapere del calo dei migranti nelle strutture, vogliamo sapere i numeri precisi di chi è uscito dal programma di protezione ottenendo il permesso di soggiorno, e chi inversamente ne è fuori per assenza dei requisiti richiesti dalla normativa o per aver commesso dei reati penali. Informazioni non secondarie e propedeutiche ad analizzare correttamente tutto il fenomeno” – sottolinea Cioni.

Gli attivisti del comitato hanno motivo di credere che buona parte dei fuoriusciti non abbia in tasca il permesso di soggiorno, ritrovandosi conseguentemente catapultati in uno stato di clandestinità. “Se le cose stanno in questo modo, siamo di fronte ad un ulteriore problema che non va sottovalutato -avverte Cioni – visto l’alta probabilità che queste persone finiscano ad alimentare la gang africane dedite allo spaccio, la prostituzione e quant’altro provochi degrado urbano e allarme sociale tra i cittadini.

Nell’istanza il comitato chiede anche i numeri degli accolti nella rete del progetto Sprar a cui il Comune di Vicenza ha aderito, e se è stata rispettata la “clausola di salvaguardia” che dovrebbe garantire una ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e rifugiati sul territorio nazionale.

Alex Cioni, portavoce comitato di cittadini PrimaNoi