Migranti dotati e donne, il Partito Democratico insorge per lo show a Focus dell’ex leghista Barbisan: “Mi scuso per quanto accaduto”

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Barbisan
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Le dichiarazioni del consigliere regionale Fabiano Barbisan sui migranti dotati e le donne a cui piacciono espresse nel corso della trasmissione Focus su Rete Veneta del gruppo Medianordest, andata in onda martedì 17 ottobre, hanno scatenato la reazione di tutti i consiglieri regionali del Partito Democratico Veneto: Vanessa Camani, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto, Jonatan Montanariello e Andrea Zanoni.

L’imprenditore agricolo ed ex esponente di spicco della Lega nel Veneziano, eletto nelle ultime elezioni regionali con la lista Zaia prima di passare al Gruppo Misto del Consiglio Veneto (qui tutte le nostre notizie sul Veneto e il Consiglio regionale) ha poi emesso una nota nella quale si dice “profondamente rammaricato e mi scuso per quanto accaduto l’altra sera in televisione”.

“Lo show televisivo di cui si è reso protagonista Barbisan – avevano affermato invece i consiglieri PD – è qualcosa che va oltre il ‘Bar Sport’, con parole che sono a dir poco indegne, a maggior ragione perché pronunciate da un rappresentante delle istituzioni”.

“In un colpo solo – aggiungono i consiglieri – il consigliere Barbisan ha liquidato la questione dei migranti che scappano dalle guerre e dalla fame, definendoli come belli pasciuti, per l’esattezza ‘più sgionfi de mi’. E contemporaneamente, tanto per completare il suo ragionamento sottile, ha assestato il colpo finale affermando che ‘i ragazzotti neri, bisogna dirghe di colore adesso, forse alle donne piacciono perché hanno un’altra dote sotto…’. Insomma, un uno-due memorabile, che ci riporta al tempo dei cavernicoli. Una vera vergogna, che cancella ogni rispetto per le donne, per chi soffre e cerca di scappare dagli orrori, e per lo stesso Consiglio regionale del Veneto”, concludono.

“Quelle mie parole non rappresentano né i miei valori – ha spiegato invece Barbisan – né, soprattutto, il pensiero del movimento e del gruppo al quale appartengo. Sull’onda emotiva della diretta televisiva, purtroppo, mi sono fatto colpevolmente trascinare dagli argomenti e dalla discussione. Chi scappa da una guerra ha tutti i diritti ad essere assistito, a prescindere dalla propria corporatura”. 

“Mi scuso pertanto per queste mie parole – conclude – così come mi scuso se ho ferito la sensibilità delle donne e chiunque si sia sentito offeso dagli improvvidi termini che ho utilizzato”.