Ad un anno dalla prima istanza sul tema dei richiedenti asilo, il comitato di cittadini PrimaNoi ha presentato una nuova serie di domande al Sindaco di Schio Valter Orsi che riguardano i migranti ma anche il centro sociale Arcadia. Un’istanza nata a margine dei fatti di cronaca che nella seconda metà del 2017 hanno visto alcuni richiedenti asilo invischiati nello spaccio di droga, finanche al più recente caso di aggressione ai danni di una giovane scledense.
“Vogliamo sapere – spiega il portavoce Alex Cioni (nella foto) – se questi soggetti sono stati espulsi dal progamma di protezione ma sopratutto se si trovano ancora nel territorio comunale.”
La stessa cosa vale per il liberiano denunciato per violenza sessuale, per il quale il comitato chiede quale sia la cooperativa che ha in carico il giovane e in quale struttura si trovi. Poi viene chiesto un aggiornamento sul numero dei richiedenti asilo presenti in città al 31 gennaio 2018, fino alla richiesta di sapere quanti dei migranti ospitati nelle strutture del territorio comunale sono usciti dal programma di protezione per assenza dei requisiti previsti dalla legge.
Nella seconda parte dell’istanza, PrimaNoi entra nella delicata questione del centro sociale Arcadia. Nell’istanza si legge che “un Centro Sociale Autogestito è una particolare tipologia di struttura autogestita e legata ad un network controculturale, spesso nata dopo l’occupazione di uno spazio pubblico o privato caratterizzato dalle proposte di natura sociale e politica. Tali centri nascono in origine prevalentemente da movimenti di sinistra radicale o antagonista, organizzando le strutture stesse su tali principi ed ideali”.
Quella del centro sociale è una questione che non mancherà di sollevare polemiche visto che le domande del comitato sono dettagliate e con ogni evidenza sono finalizzate per sapere il pensiero del sindaco su una questione che durante gli anni da consigliere di opposizione, lo avevano visto in prima fila sul fronte critico al centro sociale.
“Le domande che poniamo al Sindaco sono molto semplici ma dettagliate – spiega Cioni -. Vogliamo sapere quanto pagano di affitto e se sono rientrati dal debito che avevano accumulato con il Comune. Siccome parliamo di atti che dovrebbero essere pubblici, chiediamo di visionare il contratto che sancisce il rapporto di locazione tra il Comune di Schio e le associazioni che si riuniscono all’interno del capannone in via Lago di Tovel, ma soprattutto se il sindaco ritenga opportuno che questa organizzazione si trovi dentro le mura di un edificio di proprietà pubblica.”
Secondo PrimaNoi, la violenza e i toni espressi dai centri sociali in molte città italiane in queste settimane sono un brutto segnale che va arginato immediatamente con risolutezza. “Pure i nostrani di Arcadia hanno alzato l’asticella dello scontro politico – sottolinea il portavoce del comitato Alex Cioni -, arrivando alle minacce come dimostrano alcuni un post pubblicati sulla loro pagina facebook, con i quali hanno annunciato che ci penseranno loro a mettere in pratica quanto richiesto dalla mozione dell’Anpi presentata dal consigliere di minoranza Carlo Cunegato.”
Altro brutto segnale che richiama una contrapposizione tutt’altro che pacifica, è il tentativo messo in pratica due settimane fa di impedire ad una lista politica presente alle elezioni di fare campagna elettorale tranquillamente nel cuore della città. “Un episodio grave che avrebbe dovuto trovare la ferma denuncia e condanna di tutte le forze democratiche e istituzionali. Cosa che invece non è avvenuta” – accusano dal comitato PrimaNoi.
Alex Cioni, portavoce di PrimaNoi