“La Commissione europea è consapevole delle sfide che devono affrontare i migranti irregolari che cercano di accedere ai servizi di base e invita coerentemente gli Stati membri a bilanciare l’obiettivo legittimo di combattere l’immigrazione irregolare con altri interessi legittimi, come le considerazioni generali sulla salute pubblica, e a garantire il rispetto dei diritti fondamentali in linea con la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. Per quanto riguarda la regolarizzazione, va ricordato che si tratta di una questione disciplinata dal diritto nazionale. La Commissione ritiene tuttavia che in determinate situazioni e contesti specifici la regolarizzazione possa rivelarsi una risposta adeguata”.
Lo scrive Ylva Johansson, commissario europeo per gli Affari interni, rispondendo a un’interrogazione degli eurodeputati spagnoli Pernando Barrena Arza (Gue/Ngl) e Diana Riba i Giner (Verdi).
“Il manuale sul rimpatrio contiene una serie di criteri di valutazione che gli Stati membri potrebbero prendere in considerazione caso per caso per il rilascio di permessi ai rimpatriati non rimovibili. Tali criteri – conclude Johansson – possono aiutare gli Stati membri a trovare soluzioni flessibili e pragmatiche nelle circostanze particolari attualmente prevalenti, in particolare nei confronti di quei migranti che aiutano le società di accoglienza ad affrontare le sfide legate al Covid-19”.