Milano, Sala “Serve un riordino complessivo sull’urbanistica”

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ROMA (ITALPRESS) – Sul Salva Milano “c’è stata prima una resa del Parlamento: dopo dodici mesi di lavoro senza essere arrivati a una soluzione, mi sembrava che stesse venendo meno la volontà di completare questo percorso. Il disegno di legge non è mai stato davvero affrontato dal punto di vista tecnico, ma è stato molto politicizzato e rischiava di essere politicizzato ancora. A questo, poi, si sono aggiunti purtroppo elementi giudiziari di maggiore gravità. A questo punto mi è sembrato onesto fare un passo indietro. Premesso ciò, lo ritengo un gran peccato”.

Così, in un’intervista a ‘La Repubblica‘, il sindaco di Milano Beppe Sala. “E’ evidente che di fronte agli illeciti c’è poco da dire, ma è altrettanto evidente che la materia urbanistica, dal punto di vista legislativo, è ampiamente scoperta. Alla luce di queste giornate difficili non credo di essere nella posizione di suggerire al Parlamento cosa fare, ma se potessi permettermi di farlo, direi che, se non si è voluto fare il Salva Milano, ci si occupi allora di un riordino complessivo della materia”, aggiunge.

Sala poi annuncia che “da lunedì ci rimettiamo a lavorare sul nuovo Piano di governo del territorio. Le problematiche legate all’urbanistica – spiega – hanno suscitato così tanto interesse in questi mesi che a questo punto, anche a costo di metterci qualche mese in più, dobbiamo coinvolgere tutti”, quindi “valuteremo la formula più corretta ed efficace. Io a questo punto prometto due cose: la prima, di essere molto aperto ai contributi di tutti, dai partiti alla cittadinanza; la seconda, di non guardare sempre l’orologio per fare in fretta come faccio di solito, ma di prendere i tempi giusti per far approvare un Pgt che avrà le regole che saranno utilizzate dal prossimo sindaco e dalla prossima sindaca di Milano”.

In più “sarebbe estremamente utile avere una preventiva adesione della Procura alle linee di guida del nuovo Pgt. Far vagliare il nostro lavoro da professionisti di cui si avvale la Procura sulle questioni più tecniche, sarebbe una cosa a mio parere fondamentale non solo a Milano ma in tutto il Paese”.

Su possibili dimissioni dell’assessore alla Casa Guido Bardelli, dice: “Ne parleremo, singole frasi possono scappare, ma è consapevole anche lui del fatto che la situazione non è semplice”, mentre su un rimpasto di giunta Sala chiosa “No, mancano due anni alla fine del mandato e non credo che un rimpasto sia saggio. Nel caso si dovesse andare verso la sostituzione di Bardelli chiederei ai partiti della maggioranza che mi sostiene di suggerire una lista di nomi, dalla quale identificarne uno di fiducia”.

-Foto Ipa Agency-

(ITALPRESS).