Carissimo Direttore – mi scrive Milena Zaggia, vice presidente Movimento Risparmiatori Traditi – , oggi ho ripassato la lezione di vita di questi ultimi anni: il risparmio tradito, che mi ha visto vittima, insieme a decine di migliaia di altri, sacrificata in continuità da una Politica malata e da uno Stato di non diritto che non tutela più il cittadino, che vive di ipocrisia e personalismi alquanto dannosi ed insidiosi, che ci hanno visti oggetto di vari passaggi:
- Frangia estrema durante il regime Renzi
- Filogovernativi durante le trattative per la legge 205 perché seduti al tavolo con il Sottosegretario Baretta, con il quale abbiamo avuto discussioni e scontri accesi, ma ottenendo un grande traguardo: non eravamo più speculatori ma risparmiatori…
- Animale da circo, quando sul palco Circo Massimo Roma, abbiamo siglato con una stretta di mano con il Vice ministro Di Maio il contratto di governo che al punto 5 prevedeva il rimborso a tutti i truffati delle 4 banchette e delle 2 Venete, come da impegno preso pubblicamente con 4 rappresentanti dei risparmiatori il 24 maggio 2018 dal Premier Conte Giuseppe
- Daspo via mail subito da me (oltre che da altre associazioni, da soci oltre e da una parte della stampa indipendente) all’assemblea nazionale pubblica a Vicenza dei Vice ministri Salvini e Di Maio, perché persona non gradita all’associazione ”Noi che Credevamo nella BPVi“, pur partecipando allo stesso tavolo al Mef Cabina di regia, una sedazione voluta o comandata?
- FIR “novità assoluta” votato al Senato senza condivisione con le associazioni, meglio dire un “FIR privée”, tra chi spinge i burattini e un unico soggetto associativo…. Gioco di squadra o convenienza?
Per il senso del dovere che ci contraddistingue e l’impegno verso i risparmiatori – aggiunge Milena Zaggia -, anche il 16 febbraio ci siamo trovati a lavorare sul decreto attuativo FIR scoprendo dei passaggi tecnici giuridici che di sicuro altri hanno già illustrato, che minano l’immediatezza e la sostanza dell’erogazione del fondo.
Dopo dodici mesi, quando sento dire “noi abbiamo messo 1.500 milioni e non 100 milioni” mi vien da piangere: anche se ne mettevamo 100 volte di più, blindando così l’erogazione, lo spot pubblicitario cambiava per impatto mediatico ma non cambiava per la sua realizzazione: nulla arriverà in tasca ai risparmiatori truffati, oppure da zero a una elemosina.
Fortunati i 560 risparmiatori che con il mille proroghe e i soldi di Baretta, Santini e Puppato hanno ottenuto qualcosa con l’art. 38, che ci ha visto più volte impegnati anche in questo passaggio prima di essere approvato alla camera.
Poi arriva il FIR a dire di un senatore della Repubblica Italiana (Milena Zaggia si riferisce a Gianluigi Paragone, ndr) come l’eccellenza assoluta, studiato da luminari del diritto… Ma quale diritto? Quello delle banche e della finanza? Un fondo che sembra ci abbia messo alle strette con l’Europa e che tra le righe resuscita l’insidia del misseling per il quale non andava bene né la legge 205 né l’art. 38: ora perché c’è ancora e per di più limita ulteriormente la platea?
Conosciamo bene il caos che dentro e fuori dalle Istituzioni alcune associazioni hanno esercitato, ma alla fine sono le più seguite da questo governo, perché? Più manovrabili e/o gestibili o per dilatare i tempi per l’erogazione del Fondo? O forse per non farlo mai partire?
“Hai una testa vuota sulle spalle”: ecco una telefonata che io, Milena Zaggia, non scorderò mai, ma questa frase mi ha fatto riflettere…..
I risparmiatori erano e sono la palla goal della Champions delle elezioni Europee, come lo sono stati per i mondiali delle Politiche.
Quando due leader delle associazioni le più rappresentative, a dir loro, all’uscita dall’ultimo incontro al MEF vengono divisi da una terza persona per litigi e/o offese da prime donne e subito dopo vanno a letto insieme, mi viene da pensare che gli show oggi sono più apprezzati del lavoro serio e coscienzioso con cui ho visto tante persone collaborare, discutere e proporre soluzioni.
“Dovrete chiedere scusa pubblicamente a tutti i risparmiatori”, qualcuno gridò mesi fa, ora glielo chiedo io ma a chi ha pronunciato quella frase… Come chiedo al governo del cambiamento di mantenere quanto promesso. Mantenere e non solo promettere ascoltando i risparmiatori traditi.
E non solo gli showman.
Oggi lancio una sfida a questo governo: un DL immediato salva risparmiatori, anche notturno di un giorno di festa…. I soldi li abbiamo trovati e sono in cassa, i nominativi dei truffati ci sono, l’Iban ve lo facciamo pervenire …. Basta la volontà e la coscienza. DL che preveda anche l’obbligo/impegno delle 3 banche acquirenti di accantonare una percentuale dei loro “vantaggi economici” per un quinquennio a favore dei truffati.
Non scordiamo che molti di coloro che hanno esecuzioni in atto da parte delle banche acquirenti risultano debitori dopo l’azzeramento dei loro risparmi.
Per non parlare dei crediti deteriorati NPL, business dei fondi avvoltoi, “nettare per ladri” e che il più delle volte sono contestabili per usura e anatocismo.
Il nostro prestito, per sanare i buchi creati dalla finanza speculativa è giunto al termine… Ridateci i nostri soldi.
Milena Zaggia
Vice presidente Movimento Risparmiatori Traditi