“Mille occhi sulle Città”, un sistema di sicurezza integrata a tutela dei vicentini: sottoscritto il protocollo in Prefettura con le guardie giurate

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Un operatore delle Guardie Particolari giurate in servizio notturno
Un operatore delle Guardie Particolari giurate in servizio notturno

La Prefettura di Vicenza annuncia un efficace strumento che mira a sviluppare un sistema di sicurezza capace di integrare le azioni di soggetti pubblici e privati, in una logica di sussidiarietà e complementarietà: si tratta del Protocollo “Mille occhi sulle Città”, che è stato sottoscritto, nei giorni scorsi, con firma digitale, dal Prefetto, dal Questore, dal Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza, dai Sindaci dei Comuni di Bassano del Grappa, Schio, Valdagno, Arzignano, Montecchio Maggiore, Thiene e Lonigo e dai legali rappresentanti degli Istituti di Vigilanza Civis S.p.A., Rangers S.r.l., Axitea S.p.A., VicenzaSped-Sicurezza Valori S.r.l. e Veneto Security S.r.l.

L’iniziativa, promossa dalla Prefettura di Vicenza, consiste in una riedizione, aggiornata e potenziata, di un precedente patto, sottoscritto il 9 febbraio 2012 e rimasto in vigore per i successivi tre anni, che, a sua volta, era stato adottato in attuazione dell’omonimo Protocollo d’intesa nazionale dell’11 febbraio 2010, intercorso tra il Ministero dell’Interno, l’ANCI e le Associazioni rappresentative degli Istituti di vigilanza privata.

Alla base di tale progetto vi è la convinzione che, per garantire la sicurezza dei cittadini, bene prioritario per la collettività, sia necessaria la massima collaborazione tra le Autorità provinciali di pubblica sicurezza, le Forze di Polizia statali e locali ed anche gli Istituti di vigilanza privata, cui è demandato dalla normativa vigente lo svolgimento di servizi di “sicurezza complementare”, consistenti, tra l’altro, nella vigilanza e custodia di proprietà mobiliari ed immobiliari, pubbliche e private.

Al riguardo, il Protocollo “Mille occhi sulle Città” prevede che le guardie particolari giurate, nell’assolvimento degli incarichi affidati dai committenti agli Istituti di vigilanza, svolgano altresì compiti di osservazione e raccolta di elementi informativi di interesse e utilità per le Forze di polizia e per le Polizie locali, per la prevenzione e la repressione di reati e di altri fenomeni o fattori ambientali che possono incidere negativamente sulla sicurezza urbana.

In particolare, nell’ambito del Protocollo, gli Istituti firmatari si impegnano a far sì che le guardie giurate alle loro dipendenze segnalino, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy, le seguenti situazioni:

la presenza di mezzi di trasporto o di persone sospette;
l’eventuale fuga di mezzi o persone dal luogo del delitto;
auto o moto rubate;
bambini, persone anziane, persone in stato confusionale o in evidente difficoltà;
la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione;
l’interruzione di servizi di fornitura di fonti energetiche;
l’allontanamento da presidi ospedalieri di persone anziane o in trattamento sanitario obbligatorio;
ogni altra situazione che faccia ritenere imminente la commissione di reati;
le situazioni particolarmente significative di degrado urbano e di disagio sociale.
Tali segnalazioni saranno inoltrate dalle Centrali Operative degli Istituti di vigilanza alle Sale Operative delle Forze di polizia (nei casi di cui alle lettere a, b, c, f ed h) e delle Polizie locali (negli altri casi di cui sopra), in ragione della competenza territoriale, tramite comunicazioni telefoniche e, laddove non vi siano ragioni di urgenza, per mezzo di un sistema di Posta Elettronica Certificata.

Sul punto, conviene precisare che, anche nell’esecuzione dei compiti previsti nel Protocollo, le guardie giurate non potranno mai esercitare funzioni di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria, né effettuare attività che le disposizioni di legge o regolamento riservano agli organi di polizia.

Cionondimeno, anche in ragione della capillare diffusione sul territorio dei patrimoni mobiliari ed immobiliari soggetti a vigilanza privata, le attività di osservazione e conseguente trasmissione di informazioni, svolte dai vigilanti, potranno fornire un prezioso contributo nell’ampliare il bagaglio informativo a disposizione delle forze dell’ordine e delle polizie locali.

Ulteriori dettagli operativi potranno essere definiti in sede di apposito tavolo tecnico, che sarà a breve costituito dal Questore e coordinato dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della stessa Questura, e vedrà la partecipazione di rappresentanti delle Forze di Polizia e dei Corpi di Polizia Municipale dei Comuni che hanno aderito al Protocollo, nonché di rappresentanti degli Istituti di vigilanza privati interessati.

Il Protocollo “Mille occhi sulle Città”, la cui attuazione sarà costantemente monitorata dalla Prefettura e periodicamente verificata in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, è adottato in via sperimentale per tre anni e potrà essere esteso successivamente per adesione ad altri Comuni della provincia.


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