Paolo Berizzi, giornalista de laRepubblica noto per le sue inchieste sul neofascismo, e del quale ne avevamo scritto il 10 aprile per le sue “Pietre” sul discepolo di Donazzan Giovine e CasaPound, in seguito a minacce e intimidazioni vive sotto scorta dal febbraio 2019, dopo aver affrontato anche il tema delle infiltrazioni fasciste nel mondo degli ultras del calcio.
Martedì mattina, come riportato da Bergamo News, i Carabinieri hanno eseguito sette perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti soggetti, tutti italiani e residenti nella provincie di Milano, Brescia (minorenne), Varese, Trieste, Lucca, Vicenza e Rovigo identificati tra coloro che hanno minacciato Berizzi su Facebook, che ha fornito molti dati utili all’identificazione dei responsabili.
Durante le operazioni sono stati sequestrati numerosi telefoni cellulari e pc al fine di ricostruire tutta la rete dei soggetti, compresi tra i 17 ed i 55 anni d’età.
Gli indagati dovranno rispondere dei reati di minacce aggravate e diffamazione a mezzo stampa.
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