“Il Pnrr e le olimpiadi invernali Milano-Cortina sono opportunità di crescita per il Veneto, ma bisogna fare attenzione alla minaccia mafiosa”. A sostenerlo è Erik Pretto della Lega, deputato vicentino.
Le sue esternazioni fanno seguito all’annuale relazione della Dia sulla diffusione della criminalità organizzata in Italia. Alcuni giorni fa l’Antimafia ha fatto sapere, nel report sul secondo semestre 2021, cha anche il Veneto, come altre regioni, è da considerare come “terreno fertile” per le mafie, soprattutto per quelle particolarmente attive nell’infiltrarsi nell’economia legale, “tanto attraverso complesse attività di riciclaggio e reimpiego di capitali illecitamente accumulati, quanto nella gestione delle risorse pubbliche”, dice la Dia.
Che, nello specifico aggiunge: “Particolare attenzione per la prevenzione di probabili tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata richiederanno anche i prossimi Giochi olimpici e paralimpici Milano-Cortina del 2026”.
“Analizzando la relazione – commenta Erik Pretto -, si evince un particolare radicamento della criminalità organizzata nel nostro territorio regionale e provinciale. I fondi del Pnrr e le Olimpiadi invernali Milano-Cortina sono occasioni importanti di progresso e sviluppo per la nostra regione e in quanto tali risultano molto appetibili anche per la criminalità organizzata.
Credo sia quindi prioritario e necessario prevenire qualsiasi tipo di traffico illecito nei settori annessi a questi grandi investimenti, garantendo uno sviluppo economico sano per il nostro tessuto imprenditoriale e sfruttando al meglio le risorse su cui la nostra regione potrà contare.
Nella Legislatura che si sta concludendo, in qualità di membro della Commissione bicamerale Antimafia e di Presidente del Comitato interno relativo alle procedure di gestione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie, ho lavorato con impegno e attenzione su questo fronte, ponendo particolare attenzione alle attività di prevenzione del fenomeno mafioso”.
A livello politico, di Milano-Cortina 2026 si parla in queste ore anche per la già nota vicenda della pista da Bob di Cortina, di cui ci siamo occupati in passato (clicca qui).
“Ho presentato un’ulteriore interrogazione in Consiglio regionale sulla pista da bob ‘Eugenio Monti’ di Cortina, dopo la recente petizione sostenuta dal Comitato Civico Cortina, con la quale veniva chiesto al CIO di fermare il progetto di riqualificazione della pista, da 85 mln di euro, perché ritenuta non indispensabile all’effettuazione dei giochi olimpici”.
Lo rende noto la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, per la quale “la scelta di realizzare questa infrastruttura, da quanto è emerso nel corso dei mesi, sarebbe frutto della volontà politica delle autorità locali e non dell’organizzazione olimpica. Quello che rischia di rivelarsi un’altra strada Pedemontana, ossia un’opera dai costi faraonici e poco utilizzata con conseguenze per le tasche dei contribuenti, può ancora non essere realizzata.
Mentre in Veneto si parla di cittadini e imprese in difficoltà a causa delle bollette stratosferiche e di nuove tasse per fronteggiare le difficoltà dal punto di vista sociale, attese per i prossimi mesi, chi amministra la Regione preferisce investire in ciò che rischia di trasformarsi a breve in nuovo debito pubblico”.