Minibot, ne hanno discusso il 7 a Vicenza due deputati: l’ideatore Claudio Borghi e il “dubbioso” vicentino Pierantonio Zanettin

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Al convegno sui minibot gli onorevoli Zanettin e Borghi
Al convegno sui minibot gli onorevoli Zanettin e Borghi
Sala affollata dell'Università di Vicenza in viale Margherita
Sala affollata dell’Università di Vicenza in viale Margherita

Ieri mattina, alle ore 10.00 presso il complesso universitario di Viale Margherita a Vicenza, si è tenuto il convegno sui Minibot alla presenza dell’on. Claudio Borghi (Lega), Presidente della Commissione “Bilancio, Tesoro e Programmazione” alla Camera dei Deputati e ideatore di questo strumento finanziario, e dell’on. Pierantonio Zanettin (Forza Italia), membro della Commissione Giustizia.

 

Erik Pretto con Claudio Borghi
Erik Pretto con Claudio Borghi

L’evento è stato organizzato dal gruppo “Economia, Moneta e Società”  guidato dal dr. Adriano Marchetto in collaborazione con la Fondazione Studi Universitari di Vicenza e l’Università di Verona, e con il fattivo contributo dell’on. Erik Pretto, già componente della Commissione “Bilancio, Tesoro e Programmazione”, che si è occupato di mettere in collegamento il territorio vicentino con le istituzioni romane.

I Minibot sono dei Bot di piccolo taglio, che verrebbero stampati fisicamente e sarebbero del tutto simili a delle banconote. Privi di tasso di interesse e senza scadenza, verrebbero utilizzati per l’acquisto di qualsiasi bene o servizio legato allo Stato.

I partecipanti al convegno sui Minibot
I partecipanti al convegno sui Minibot

I Minibot, nel progetto di Borghi, verrebbero rilasciati ai creditori dello Stato per saldare il debito già esistente in capo allo stesso (ad esempio per i debiti verso le imprese, per i crediti di imposta pluriennali dei cittadini e i crediti Iva delle piccole e medie imprese e dei professionisti) per cui sarebbero uno strumento finanziario innovativo e all’avanguardia in un mondo come quello attuale, sottoposto a forti dinamiche economico-finanziarie.

Claudio Borghi e il vicentino Pierantonio Zanettin hanno, quindi, dato vita ad un vivace dibattito sul controverso tema.

L’on. Borghi, inventore di questo strumento, ne ha, in particolare, sottolineato l’utilità per consentire allo Stato di liquidare i debiti verso i privati, famiglie ed imprese, emettendo titoli a circolazione interna, che lo Stato accetta in compensazione delle tasse.

Viceversa l’on. Zanettin ha ricordato quanto detto a loro proposito dal presidente della BCE Mario Draghi: “O sono una moneta parallela e quindi illegale oppure fanno aumentare il debito pubblico” e “nell’attuale quadro di finanza pubblica, giudico pericoloso aumentare il debito pubblico”.

Zanettin ha, anche, sottolineato che le aziende vicentine, che nel 2017 hanno esportato prodotti per 17,5 miliardi, e sono presenti in tutti i principali marcati del mondo, non hanno certo bisogno di sentir mettere in discussione l’euro.

Su questa conclusione, si è detto d’accordo anche Silvio Fortuna, Presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza che ha assistito all’incontro.