I capigruppo dei gruppi consiliari di minoranza hanno lanciato in conferenza stampa una sfida al sindaco Francesco Rucco, accusandolo di assenteismo sul tema Alta Velocità/Alta Capacità durante il suo mandato. Isabella Sala (Partito Democratico), Dodo Nicolai (Coalizione Civica), Sandro Pupillo (Da adesso in poi). Ennio Tosetto (Vinova) e Cristiano Spiller (Per una Grande Vicenza) incalzano il primo cittadino e candidato del Centrodestra alle prossime elezioni sfoderando un documento ricevuto dal Comune stesso che attesta che, in quattro anni e cioè dall’inizio del mandato a quando è arrivato il progetto definitivo del Lotto 2 in agosto dell’anno scorso, Rucco sarebbe andato solo due volte a Roma per incontrare i dirigenti di Rfi e Iricav2 e avrebbe partecipato in tutto a venti incontri con i tecnici sul tema Tav.
“Rucco – evidenzia Pupillo – ha dichiarato nell’ultimo Consiglio Comunale, in risposta a un intervento a un ordine del giorno, di aver fatto decine di incontri. A metà novembre avevo fatto un accesso agli atti e la risposta ci è arrivata a gennaio dall’amministrazione stessa. Secondo noi questi incontri e questi viaggi sono assolutamente insufficienti per un sindaco che si era candidato per voler cambiare il progetto in maniera radicale, dicendolo anche nelle linee programmatiche. Se non è così, lo sfido a smentire i dati che ha fornito la sua stessa amministrazione.”
Stando al resoconto ricevuto da Pupillo, i venti incontri con i tecnici della Tav sono stati uno nel 2018, tre nel 2019, sei nel 2020 e nel 2021 e quattro nel 2022. Dopo la consegna del progetto definitivo del Lotto 2, in agosto dell’anno scorso, ci sono stati nove incontri, metà dei quali non inerenti al progetto. “Non dovete considerare – ha sottolineato Spiller – che uno vale uno nel senso che un incontro nel 2018 a inizio mandato ha un peso diverso da uno nel 2021, cioè a cose fatte. Quando c’era la possibilità di intervenire e incidere, nel 2018 e nel 2019, il sindaco ha fatto appena quattro incontri.”
“Rucco aveva dichiarato – ha aggiunto Sala – che avrebbe rivisto il progetto ma non lo rivedi quando i buoi sono scappati, lo rivedi da subito e prima del Covid. E il Covid non è una giustificazione perché ha reso più agevole vedersi on line. Se ci tieni a una cosa, ci sei veramente sempre, a cominciare in Consiglio Comunale. Rucco, invece, ha fatto la politica dello struzzo e adesso corriamo il rischio di ritrovarci anche sul tratto est un progetto definitivo, che lui diceva che è tutto da fare.”
“Questa mattina – ha spiegato Nicolai – sui giornali è riportata una dichiarazione del commissario straordinario Tav Vincenzo Macello, che annuncia che il progetto definitivo della tratta Vicenza-Padova arriverà ad aprile. Questo smonta tutta la narrazione di Rucco sui tempi e sulla condivisione delle modifiche al progetto. Sul Lotto 3 ha fatto solo un incontro pubblico e uno con le associazioni di categoria e fra due mesi arriva il definitivo su cui non abbiamo nessuna informazione ma solo due vaghe ipotesi di passaggio in superficie o sotto terra per 350 metri. A conferma di un sindaco e di una giunta intera che si disinteressano della complessità della TAV, aggiungo che, legato alla TAV, c’è anche un tema generale sulla mobilità che riguarda un’opera complementare, la linea rossa BRT. A inizio mandato questa Giunta ha fatto un’aiuola in cemento al centro di viale Verona che impedisce la realizzazione di una corsia preferenziale nei due sensi di marcia andando contro le direttive del Governo che impongono che il 70% del percorso sia in corsia riservata.”
“Anche questo – ha aggiunto Tosetto – è un ulteriore fallimento del sindaco, che anziché lavorare per tutta la città ha sempre lavorato per la sua squadra, per il suo gruppo, con i suoi partiti. Non ci sono state informazioni su queste cose nemmeno alla commissione che ha una funzione non solo consultiva ma anche di indirizzo.”
“Le possibilità – ha concluso Spiller – sono tre: il sindaco non è stato in grado di essere presente sulla questione perché non è stato capace o perché non ha voluto esserci o perché se n’è disinteressato. La conclusione è che si è candidato e ricandidato dicendo c’è del lavoro da fare ma, se non ha fatto niente in cinque anni, cosa porta avanti ora su questo tema? Sul tratto est mi permetto di dire una cosa: Rucco ha raccontato che c’era ancora tutto da fare pur sapendo che ormai quasi tutto era fatto perché sperava che il progetto arrivasse dopo le elezioni. Questo è stato proprio il carattere distintivo dell’amministrazione Rucco in questi anni: fare poco o niente, portare avanti le cose, non concludere niente neanche le cose partite prima di lui.”
La replica della Giunta è del vicesindaco Celebron: “l’incisività non si valuta certo dal numero di volte che il Sindaco va a Roma. Le modifiche che era possibile apportare al progetto 2017 sono state fatte, anche ascoltando cittadini ed imprese. Va anche ricordato che il progetto di cui parlano è stato approvato dall’amministrazione Variati con una delibera di Consiglio comunale del dicembre 2017 poi approvato dal CIPE nel 2020. Sulla tratta a est il comune ha deciso di avviare un percorso di partecipazione che sta già coinvolgendo i cittadini e su quello nascerà il progetto di uscita verso Padova. Le opposizioni spieghino piuttosto ai cittadini perché nel 2017 votarono un progetto che oggi rinnegano.”