La tutela del risparmio, di rilevanza costituzionale, deve essere rivolta prevalentemente a protezione dei piccoli investitori (azionisti e obbligazionisti) – afferma nella nota che pubblichiamo sul economia e cultura Walter Mauriello presidente di Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) -.
In concreto, non si tratta soltanto di difendere contro la naturale rischiosità connessa agli investimenti sui mercati finanziari, ma soprattutto di assicurare effettività al diritto all’integrità patrimoniale avverso abusi che assumono dimensioni sistemiche. Chi contribuisce allo sviluppo del Paese con il suo capitale di rischio non può essere lasciato in disparte al verificarsi di gravi scandali societari, senza che lo Stato intervenga con tutte le risorse e i mezzi a disposizione.
Quando il grave deprezzamento degli investimenti è connesso a gravi anomalie inerenti a soggetti sottoposti alla sua Vigilanza, lo Stato ha il dovere di intervenire a supporto dei cittadini risparmiatori, e non soltanto delle società di capitali. È il caso della falsità dei bilanci o di comunicazioni finanziarie soggette al pubblico controllo, capace di produrre effetti deleteri per anni.
E invece all’art. 47 cost. non è mai stata data adeguata attuazione.
Le normative di settore sembrano piuttosto calibrate sugli interessi delle lobby dell’industria. Ma è miope la prospettiva di chi non si accorge che la perdita di fiducia da parte dei cittadini finisce ineluttabilmente per ritorcersi anche contro l’attività dei professionisti del settore, a svantaggio di tutti e dello sviluppo del Paese.
Negli ultimi vent’anni davvero pochi sono stati gli sforzi a livello programmatico, dimenticando che la forza di tale valore imprimerebbe un ben precisa vocazione anche in tal senso.
Meritocrazia Italia invoca l’immediata adozione di misure ripristinatorie per i risparmiatori che hanno fatto incolpevole affidamento sui bilanci dell’istituto bancario suo tempore. In particolare, chiede la rimessione in bonis delle minusvalenze prescritte, perché il limite di prescrizione quinquennale è da considerarsi troppo esiguo rispetto al tempo che lo Stato fisiologicamente impiega per l’accertamento di irregolarità, stante le situazioni di per sé pregiudizievoli.
Il vantaggio sarebbe quello di dare fiducia al sistema incentivando all’investimento nei mercati finanziari da parte dei risparmiatori, essenziale in un momento in cui è aumentata la pressione sul sistema bancario per fattori esogeni. Ciò si porrebbe anche in linea con il progetto della Capital Markets Union a livello unionale.
Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello