Mipu Energy Data, azienda vicentina specializzata nell’applicazione delle tecniche predittive e dell’intelligenza artificiale al mondo dell’energia, ha proposto un nuovo progetto per l’ottimizzazione della produzione da fotovoltaico, “SOLar forecaST In dynamiC Environments”, co-finanziato dal consorzio europeo Platoon. Il progetto ha vinto una competizione internazionale cui hanno preso parte 96 aziende da tutta Europa.
Tra i 6 beneficiari, Mipu Energy Data è la sola azienda italiana e il 28 e 29 settembre sarà ospite a Lisbona dell’Istituto Europeo di Tecnologia EIT in una conferenza dedicata alla transizione energetica e decarbonizzazione, dove presenterà i risultati del progetto, cui ha collaborato anche il Laboratorio di Tecnologia Solare del Politecnico di Milano.
“Siamo davvero felici di poter presentare questo progetto i cui risultati potranno essere beneficio non solo dei produttori di energia, ma anche di tutte quelle pmi oggi chiamate a massimizzare il valore dei loro investimenti nel fotovoltaico, ad esempio attraverso una migliore previsione di quanto saranno in grado di produrre in un dato momento futuro”, afferma Eleonora Carta, socia fondatrice di Mipu, recentemente riconosciuta tra i quaranta manager migliori d’Italia secondo Fortune.
L’UE per essere climaticamente neutra entro il 2050, secondo il rapporto Renewables 2021 – Analysis and Forecast to 2026 dell’Agenzia Internazionale per l’energia (IEA), ha bisogno di raddoppiare la capacità solare ed eolica nei prossimi cinque anni. “Tutti i settori della società e dell’economia giocheranno un ruolo”, continua Carta. “Dall’energetico a industria, mobilità, edilizia, agricoltura e silvicoltura. La nostra azienda non è nuova a questa sfida; già dal 2016 siamo partner tecnologico del governo della Corea del Sud nei temi legati all’efficienza energetica. Siamo orgogliosi di contribuire ora all’indipendenza energetica che riguarda l’Unione Europea, oltre che ad accelerare sull’obiettivo di carbon neutrality”.
L’edizione 2021 dell’Energy Transition Index del World Economic Forum, che tiene traccia dei progressi del mondo verso l’energia pulita, ha rilevato solo il 10 per cento delle nazioni ha fatto progressi costanti. L’Italia stessa risulta al 27esimo posto, con la necessità di recuperare posizioni. “Tecnologie basate sui big-data, come quella proposta da Mipu, sono facilmente applicabili in quanto non necessitano di grossi investimenti, permessi a costruire o lungaggini burocratiche spesso lamentate dalle imprese”.
Mipu Energy Data, con sedi a Dueville, Milano, Torino e Roma, si pone l’obiettivo di digitalizzare il settore energetico, accelerando la transizione verso una produzione e un consumo più efficienti, puliti e sostenibili grazie alle tecniche predittive e all’intelligenza artificiale. La società ha sviluppato una tecnologia software proprietaria per la gestione della produzione e del consumo di energia, registrando oltre 150 intelligenze artificiali specifiche per il settore. È parte di Mipu Predictive Hub, gruppo di imprese con la missione di creare una fabbrica e una città sostenibili, inclusive ed intelligenti grazie alle tecniche predittive e all’intelligenza artificiale.