“Come ampiamente previsto, la richiesta del Movimento Italia Sociale Vicenza per candidare un proprio rappresentante in seno ai consigli di quartiere è stata ritenuta inammissibile.” Lo comunica tramite una nota stampa del Mis Vicenza, che qui riportiamo, il portavoce del movimento, Gian Luca Deghenghi, che prosegue:
“Una e-mail della segreteria dell’Ufficio Partecipazione del Comune ci ha reso noto come la ‘Manifestazione di interesse per l’adesione al tavolo di rete di quartiere n.6’ (San Lazzaro, San Giuseppe, Ss. Felice e Fortunato), regolarmente presentata dal M.I.S., sia stata respinta in fase istruttoria.
La motivazione? Pur soddisfacendo tutti i requisiti formali previsti per le associazioni ammesse alla richiesta di partecipazione, il fatto che il movimento faccia dichiaratamente politica contrasterebbe con lo specifico articolo del regolamento che vuole i ‘Consigli di quartiere’ come ‘apartitici’.
È evidente la confusione strumentalmente attuata tra i termini ‘apartitico’ (scritto nel regolamento) ed ‘apolitico’: considerando che la nostra associazione non è un partito, il rilievo che ha escluso la nostra domanda in sede di valutazione risulta incomprensibile.
Abbiamo avuto la risposta che cercavamo inoltrando la richiesta: i ‘Consigli di quartiere’ si rivelano feudo della politica cittadina e dei soggetti ad essa graditi, l’ennesima presa in giro (questa sìpartitica e politica, con buona pace del regolamento) volta ad anestetizzare ed addomesticare il confronto diretto con i cittadini.
Un meccanismo di partecipazione democratica dal basso squisitamente ipocrita, nel quale la presenza di componenti non allineati costituirebbe uno scomodo ed ingombrante intoppo.
Astenendoci dal cavillare sulla decisione del Comune, incassiamola bocciatura quale conferma di come i nuovi organismi, pensatidall’amministrazione quali strumenti di partecipazione dedicati ai quartieri, non si dimostrino altro che una emanazione dei partiti presenti in consiglio comunale che ne hanno designati e lottizzati i membri.
Appare altresì chiaro come l’azione del M.I.S. Vicenza in città sia ritenuta scomoda e non sia gradita in sede ‘istituzionale’.
Per quanto ci riguarda – conclude Deghenghi – continueremo a fare politica sul territorio senza bisogno di legittimazione da parte del palazzo: le istanze dei vicentini hanno bisogno di essere portate avanti con forza, senza la mediazione di pseudo-rappresentanze quali i “Consigli di quartiere”, prossimi attori nel teatrino della politica dei partiti.”
Gian Luca Deghenghi – Portavoce Movimento Italia Sociale Vicenza – Mis Vicenza