Mister Baldini ha incontrato la stampa, in vista della sfida di campionato contro il Cosenza, in programma domani alle 20.30, allo stadio San Vito-Gigi Marulla.
Baldini: “I ragazzi stanno bene, hanno fatto un’ottima settimana e sono concentrati, abbiamo avuto in questo periodo, come tutti penso, qualche problemino di influenza, mal di gola, allergie, ma è rientrato tutto.
Quando sono arrivato qui il primo giorno e abbiamo parlato delle sei partite, volevamo giocarci sei partite, ne manca una ed è la più importante, è il secondo tempo della partita scorsa, però i ragazzi mi sembrano pronti per affrontare questa sfida, la cosa principale è che abbiamo rimesso tutto nelle nostre mani. In questo momento non penso che fra noi il Cosenza ci sia qualcuno con più percentuali di riuscita, perché penso veramente che siamo al 50/50, nonostante il nostro risultato positivo.
Infortunati? Ci sono solo Crecco e Teodorczyk – ricorda Baldini -, ma Teo lo tengo con il gruppo perché ha carisma, un modo di fare e un modo di stare vicino alla squadra che è veramente unico, quindi lo tengo con i ragazzi semplicemente per quello, perché quella spalla non gli può permettere assolutamente di fare qualcosa. Sta aspettando di finire la stagione, quindi sta prolungando i suoi dolori e le sue difficoltà proprio per stare con i ragazzi, quindi gli va dato merito di questo.
Ambiente caldo? In campo non scendono i tifosi, non scendono le polemiche, in campo, in quel campo verde, si gioca 11 contro 11, quindi la mia preoccupazione va sicuramente all’avversario. Polemiche? Direi che ci abbiamo fatto l’abitudine, dall’ultimo quarto d’ora della partita con il Lecce arrivare a domani, abbiamo preso una linea che è quella della concentrazione assoluta, del non far polemica, la società chiaramente ha preso questa linea, noi veramente siamo concentrati sulla missione che ci aspetta domani sera. Le chiacchiere le abbiamo fatte fare agli altri, le facciamo fare agli altri, noi abbiamo un unico obiettivo ed è stampato nella nostra mente.
Concentrazione? Se mi accorgo che qualcuno dei miei ragazzi sta facendo calcoli durante la partita, lo sostituisco. Quindi ho già risposto a questa cosa e l’ho già detto ai ragazzi, al massimo, se ci sarà la possibilità, i calcoli li faremo gli ultimi due-tre minuti. Durante la partita dobbiamo cercare di far goal, per cercare di vincere la partita. Andremo a Cosenza con questo spirito, poi abbiamo di fronte un avversario che conosciamo molto bene e quindi dovremo stare molto attenti, ma non voglio vedere durante la gara o prima della gara, i miei giocatori dare calcoli.
Caso? Abbiamo studiato sicuramente qualcosa, abbiamo studiato i suoi movimenti, abbiamo studiato quale deve essere la marcatura e i ragazzi sanno che in qualsiasi momento, in qualsiasi palla, lui può fare uno scatto e metterci in difficoltà, oppure entrare palla al piede e dribblare, quindi sono tutte cose che abbiamo studiato, abbiamo guardato e ci siamo allenati, penso che i ragazzi siano pronti.
Che gara mi aspetto? È una partita talmente complicata che diventa difficile dire che tipo di gara possa venire fuori, posso pesare che Bisoli proverà a cambiare qualcosa, ma è impossibile che stravolga tutto, quindi mi aspetto una partita complicata. Giocare fuori casa sicuramente è un po’ più complicato, ma poi in campo si va 11 contro 11, quindi conta il campo verde.
Dalmonte? Potrebbe essere la novità di domani. Dalmonte non l’ho messo fuori, ripeto, siamo arrivati in un periodo della storia calcistica, che se non si ragiona su i 16 giocatori che vanno in campo e quindi anche su quelli che possono cambiare la partita durante la gara, vorrebbe dire essere limitati. Quindi io devo sempre ragionare sull’intera partita, sui 16 giocatori, quindi ragionerò se è il caso di mandarlo in campo dall’inizio, oppure cambiare come quando ho messo dentro Meggiorini, Giacomelli e Dalmonte per cercare di accelerare la gara.
Comunicato della loro Curva? Penso che quello che hanno fatto in primis i tifosi del Cosenza e poi nostri, sia un segnale di grandissima maturità e sia un segnale di “giocatevi questa partita, giocatevela bene, mettete tutto quello che avete, siate pronti in campo a qualsiasi cosa, ma poi è una partita di pallone”, nonostante ci sia in ballo tantissimo. Quindi questo penso sia una grande cosa, ripeto, che hanno fatto in primis i tifosi del Cosenza, che hanno dato un segnale incredibile. Per quanto riguarda le polemiche che sono state fatte, ribadisco quello che ho detto prima, abbiamo scelto una linea, che è quella di lasciar parlare e va bene così. Ci siamo concentrati, abbiamo ascoltato tutto perché fa bene ascoltare tutto e leggere tutto, però tutte queste cose non hanno fatto altro che caricarci. Però ho avuto la sensazione che finché il Vicenza prendeva schiaffi nei denti era simpaticissimo, una squadra a cui tutti volevano bene, nel momento in cui abbiamo iniziato a dar fastidio siamo diventati antipatici, perché quelli che fanno bene poi diventano antipatici, tutto in un colpo. Quindi non penso che sia una cosa dell’ultima partita, penso che sia una cosa ben costruita, dopo la partita con il Lecce, però va bene così, noi non abbiamo fatto polemica, non abbiamo fatto chiacchere, pensiamo alla partita.
Caso Reggina? Noi dobbiamo salvarci sul campo, noi dobbiamo andare a Cosenza e fare la nostra partita, fare una grande prestazione, poi quello che sarà il dopo si vedrà. Purtroppo ormai gli ultimi anni ci hanno abituato che i campionati non finiscono mai all’ultima giornata, quindi vedremo.
Può contare l’esperienza di alcuni giocatori in rosa? Questa è una bella domanda – conclude Baldini – che mi piace molto e che mi aspettavo, la mia tranquillità è data dal fatto che sono in una squadra di uomini, non alleno una squadra di ragazzini, alleno una squadra di uomini, di giocatori che hanno partite importantissime alle spalle, gente che non si spaventa. Avessi una squadra di ventenni, sarei un po’ più preoccupato, sicuramente quelli che hanno trascinato in questo periodo sono i giocatori di più carisma e non penso che li spaventi una partita come questa”.
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Fonte: Mister Baldini: “Abbiamo rimesso tutto nelle nostre mani, ma non dobbiamo fare calcoli”