L’UE propone misure energetiche di emergenza mentre la guerra russa la mette alla prova

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La Commissione europea mercoledì ha proposto misure di emergenza per affrontare la crisi energetica, tra cui una tassa su alcune compagnie e obiettivi vincolanti per ridurre i consumi, segno di una crescente preoccupazione che le ricadute della guerra della Russia in Ucraina stiano spingendo la regione verso la recessione.

Il piano, delineato per la prima volta nell’ambito nel discorso annuale sullo stato dell’Unione europea della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, arriva dopo settimane di dibattito sul modo migliore per affrontare i prezzi elevati dell’energia.

Von der Leyen ha spiegato che, oltre alle misure di emergenza, Bruxelles sta lavorando per rivedere il funzionamento del suo stesso mercato energetico.

La proposta della Commissione, che deve ancora essere approvata dagli Stati membri, spiega che l’UE dovrebbe tassare i profitti dei produttori di energia quando si attestano al di sopra di una certa fascia di prezzo e richiede alle società di combustibili fossili di pagare un “contributo di solidarietà” dai loro guadagni del 2022.

Von der Leyen ha affermato che se venisse introdotto un tetto a questi profitti, allora si potrebbe offrire ai consumatori un cuscinetto di circa 140 miliardi di dollari. La presidente della Commissione ha inoltre annunciato la creazione di una nuova banca destinata a stimolare investimenti fino a 3 miliardi di euro nel settore dell’idrogeno come alternativa verde ai combustibili fossili.

Fonte: The Vision