Mobilità, Cicero: le dichiarazioni di Dalla Rosa sono illuminanti e sintomatiche

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“Le dichiarazioni del candidato sindaco Dalla Rosa sulla gestione della mobilità a Vicenza sono quanto mai illuminanti e sintomatiche, tali da non poter essere liquidate come normale dialettica in campagna elettorale; superata la sorpresa di un attacco ad alzo zero contro la propria stessa parte politica, il pensiero di Dalla Rosa sulla mobilità cittadina merita certamente qualche riflessione.” Il Consigliere comunale Claudio Cicero, già assessore alla Mobilità nelle giunte di centrodestra, interviene con una ricca serie di riflessioni sulle dichiarazioni rilasciate dal candidato sindaco di centrosinistra in merito alla mobilità a Vicenza.
“A stupire è certamente il fuoco amico, particolarmente violento, che Otello Dalla Rosa riserva ad Antonio Dalla Pozza; un fuoco amico che non può certamente ritenersi destinato solo al povero Dalla Pozza ma che vuole evidentemente colpire la Giunta nella sua interezza, l’evidente mancanza di sorveglianza da parte del Sindaco ed il silenzio del Partito Democratico sui disastri compiuti, sulle strade vicentine, durante questo mandato amministrativo. Tutta colpa di Dalla Pozza? Non solo, in quanto l’Amministrazione e i suoi servizi tecnici sono stati completamente asserviti in modo acritico alla volontà di un assessore che, tra qualche spot elettorale in bicicletta, ha fatto dell’ostacolo all’auto privata, del rallentare la circolazione, del complicare la città il vero obiettivo del suo mandato. Senza alcuna visione e senza alcun risultato, dato che l’inquinamento e la congestione nelle nostre strade è solo e sempre aumentato.

Un’Amministrazione che, nel 2012, ha approvato un Piano Urbano della Mobilità restato ben presto lettera morta, con ipotesi di filobus legate a progetti ulta-decennali e a finanziamenti esterni; un’Amministrazione che non ha compreso come l’auto privata sia, ancora, una necessità dei cittadini, nell’assenza di percorsi ciclabili intelligenti e con un trasporto pubblico che, semplicemente, non funziona. Un’Amministrazione che non ha avuto fantasia e che in fatto di mobilità ha saputo solo bloccare la città, ostacolare la mobilità privata, allungare i tempi degli spostamenti, restringere le strade, complicare la circolazione.
Nello specifico, a mo’ di esempio, credo che il cantiere di viale della Pace sia riassuntivo di tutto quanto di dannoso è stato realizzato dall’assessore Dalla Pozza in materia di opere per la viabilità. Tralasciando i tempi, con un cantiere che non vede mai fine, a preoccupare è il forte restringimento della sede stradale, operato per inserire una pista ciclabile sovradimensionata. Il traffico sulla principale direttrice est della città ne risulta fortemente rallentato, con congestione praticamente a tutte le ore del giorno. Era così necessaria una pista di tali dimensioni, costantemente attraversata da laterali e passi carrai? Era necessario un enorme e costoso cantiere per vedere una pista ciclabile ancora una volta fine a se stessa, che si interrompe poco prima del cavalcavia? Era così necessaria un’opera calata dall’alto? E si potrebbe continuare: congestione, code e rallentamenti in contra’ Vittorio Veneto, strada Marosticana, viale Milano, la corsia bus di viale San Lazzaro, viale D’Alviano, ambito Stazione (dove il più volte promesso semaforo non risolverà nulla).
Ora non vi sarebbe stato nulla di strano se a segnalare questi temi fosse stata l’opposizione, come abbiamo sempre fatto in questi anni; ma che a gridare nel deserto sia la stessa parte politica che ha sostenuto l’assessore Dalla Pozza e Variati, lascia assai perplessi. Lascia perplessi perché alle nostre grida di dolore per la mobilità cittadina siamo stati tacciati di favorire l’auto, l’inquinamento, l’incidentalità dei poveri ciclisti, l’interesse privato contro l’idea di città (ma bloccata nei movimenti!). Forse il tema è davvero attuale ed urgente, se un candidato sindaco deve sconfessare se stesso e i suoi partiti, senza poter rassicurare sul fatto che, con lui, la mobilità sarà diversa. Forse il tema è così necessario, la situazione così grave, che la maggioranza -che vorrebbe restare tale- deve copiare l’opposizione. Opposizione che non ha mai taciuto sull’argomento e che, verbali di commissione e Consiglio comunale alla mano, ha anticipato Dalla Rosa su tutto. Dalla Rosa è credibile? O si tratta solo di un Partito Democratico che, accortosi degli errori, tenta di smarcarsi?
Lo sa Dalla Rosa che il Comune di Vicenza ha già da anni un mobility manager? Lo sa che lo strumento di pianificazione della mobilità è stato votato dalla sua stessa maggioranza? Lo sa che quella stessa maggioranza che dovrebbe sostenerlo ha approvato silente tutte le scelte dell’assessore Dalla Pozza? Se lui si fida di una tale maggioranza, suggerisco invece ai Vicentini di non fidarsi.
È il momento delle scelte. Stiano tranquilli i ciclisti, non saranno scelte contro di loro. Dobbiamo garantire alla città la possibilità di muoversi senza congestione, pensando prima di tutto a ridurre lo smog. È il momento di scegliere una parte politica che, in tema di mobilità, non teme smentite. E’ il momento di mandare a casa l’assessore Dalla Pozza ma anche l’ipocrisia di un candidato sindaco che vuol far credere di essere diverso, con invece una compagine politica uguale e con lo stesso Dalla Pozza probabile consigliere in sala Bernarda. Ecco che le dichiarazioni di Dalla Rosa sono anche sintomatiche, perché evidenziano in modo plastico che, sulla mobilità, loro stessi hanno sbagliato e, ora, tentano di mistificare.
Sono dichiarazioni quasi noiose, unico guizzo in una campagna elettorale in cui Variati ripresenta se stesso. In fatto di mobilità, affidarsi al centro destra è la scelta giusta: perché in fatto di mobilità, oltre a Cicero, tutto il resto è noia, come direbbe Franco Califano.”