Francesco Modesto è stato presentato alla stampa a Casa Vicenza dall’a.d. Rinaldo Sagramola e dal d.s. Federico Balzaretti. È il quarto allenatore chiamato a guidare la prima squadra dell’LR Vicenza in sedici mesi dopo Di Carlo, Brocchi e Baldini. È il più giovane del lotto perchè ha quarant’anni e, sotto questo profilo, è una novità a Vicenza perchè tutti i suoi predecessori (compresi, quindi, anche Colella e Serena) sono più vecchi almeno di dieci anni.
Sagramola, infatti, ha spiegato che l’aspetto anagrafico ha avuto il suo peso: “abbiamo scelto un profilo che si adattasse a quelle che riteniamo essere le esigenze di questo momento, cioè un allenatore giovane, fortemente motivato, che ha come stella polare l’attenzione al lavoro, alla dedizione, senza guardare in faccia nessuno.”
L’altra faccia della medaglia è che Modesto non ha una carriera lunga alle spalle. Centrocampista, smette di giocare a trentacinque anni e, nell’ultima stagione da calciatore, comincia a fare l’allenatore nel Settore Giovanile del Rende, debuttando come professionista un anno dopo con la prima squadra nel Girone C della Serie C. Si classifica al 10° posto ed è eliminato nel primo turno dei play off. Nel 2019 allena il neopromosso Cesena (Serie C Girone B) ed è esonerato a metà campionato. Il 17 agosto 2020 subentra a Alberto Gilardino sulla panchina della Pro Vercelli (Serie C Girone A) che porta al 4° posto finale con successiva eliminazione nei play off. Non confermato, è assunto dal Crotone (società della città in cui è nato e per cui ha giocato) per il campionato di Serie B: l’annata è difficile perché è esonerato dopo dieci partite e sostituito da Pasquale Marino per essere poi richiamato dopo quaranta giorni. Non riesce, però, a conquistare la salvezza.
Un curriculum professionale, quindi, lungo appena quattro campionati (tre in C e uno in B), con due esoneri e una retrocessione al passivo e solo due qualificazioni ai play off di C all’attivo. Se, come si dice, un allenatore è figlio dei risultati, nel caso di Modesto questi sono minimi (anche se vanno rapportati proprio alla giovane carriera, ndr). “È stata la prima scelta – ha confermato Sagramola –. Volevamo un profilo come il suo”. Evidentemente l’amministratore delegato non poteva riferirsi alla carriera, ma alle doti umane e tecniche di Modesto.
Come giocherà l’LR Vicenza con il nuovo allenatore? “La base – ha spiegato Modesto – può essere la difesa a 3 e il centrocampo a 4, davanti si può giocare con due trequartisti e una punta o un trequartista e due punte”. Lascia abbastanza perplessi la riproposizione dei tre difensori centrali, scelta già fatta da Baldini che aveva dovuto poi modificare per la inadeguatezza del modulo alle caratteristiche della squadra e dei difensori che dovevano realizzarlo. Disponendo sempre degli stessi uomini che aveva il suo predecessore, non si sa proprio come Modesto potrà tornare ai tre centrali.
“Questa squadra a livello tecnico e strutturale – ha aggiunto – può giocare anche uno contro uno contro qualunque avversario in questa categoria.” Anche questo proposito è sembrato velleitario dopo aver visto le ultime prove dei giocatori vicentini.
Dalle risposte un po’ vaghe che ha dato (“Ho visto qualche gara del Vicenza, tanti giocatori li conosco per averli già affrontati. Ho visto poi tanti giovani interessanti sui quali lavorare”), l’impressione è che Modesto non conosca bene né la rosa né i precedenti in campionato dei biancorossi. “Oggi conoscerò i giocatori – ha aggiunto – e poi inizieremo a lavorare. Nei prossimi dieci giorni avremo già tre partite, quindi dovremo essere super veloci a capire la condizione dei giocatori e come stanno a livello psicologico. Dobbiamo valutare tante cose e il lavoro sarà lungo, ma sono qui per risolvere i piccoli problemi che magari ci sono stati”.
Forse perché non conosce bene la squadra, Modesto non ha detto molto di più sul lavoro che intende fare: “tanto lavoro e impegno, cercherò di spingere i giocatori oltre i propri limiti. Ogni giocatore deve migliorarsi giorno dopo giorno e prepararsi alla partita al meglio. Io voglio quel tipo di atteggiamento e i ragazzi dovranno essere bravi a farlo, starà a me indirizzarli.” Propositi un po’ generici e certo non impegnativi, ci si poteva aspettare di più anche se l’offerta di una panchina a Vicenza gli è arrivata solo domenica sera.