Molestie in consiglio Veneto: pioggia di solidarietà trasversale a Milena Cecchetto

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Milena Cecchetto Lega Lv su ulss 8 berica
La consigliera regionale Milena Cecchetto Lega Lv

Le presunte molestie avvenute nel Consiglio regionale del Veneto a danno della consigliera della Lega Milena Cecchetto provocano reazioni politiche.

Come scrivevamo questa mattina il caso è deflagrato sulla stampa veneta ed è stata la stessa politica a denunciare il gesto compiuto da Joe Formaggio, collega del gruppo Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni. Entrambi i consiglieri sono vicentini.

Nonostante l’ex sindaco di Albettone abbia negato di aver mai compiuto molestie nei riguardi della collega in consiglio regionale, molte voci del parlamentino veneto si sono levate, condannando il fatto accaduto ieri, ma poi pienamente esploso oggi, in concomitanza proprio con la Giornata internazionale della donna.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha detto: “Al di là di ogni altra considerazione, resta il grave fatto di una consigliera regionale che si è sentita offesa e molestata, vittima, al pari di troppe donne, di comportamenti inammissibili che violano ogni norma etica, le regole della civile convivenza e del reciproco rispetto che sono alla base della nostra comunità. A titolo personale, esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla collega Milena Cecchetto e a tutte le donne vittime di una perversa cultura anacronistica, che può esprimersi anche in atteggiamenti o attenzioni non richieste, solo in apparenza innocue, ma purtroppo ugualmente violente per chi le subisce. Come Presidente del Consiglio regionale del Veneto, rifacendomi alle previsioni del Regolamento del Consiglio regionale, ho convocato l’Ufficio di presidenza che esaminerà la vicenda”.

“A nome di tutti i consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega-LV – ha detto il presidente Alberto Villanova -, desidero esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro massimo sostegno alla collega Milena Cecchetto. Quanto accaduto ieri non può essere tollerato. Nessuno, men che meno un altro collega, rappresentante delle istituzioni, può permettersi di mancare di rispetto ad una collega. Tanto più donna, tanto più nel giorno dedicato alle donne, una data importante come quella dell’8 marzo. L’Italia di oggi è un Paese moderno, nel quale le donne rappresentano un pilastro per la nostra società, un Paese dove le donne hanno ruoli di primo piano, anche in politica, e che si sono guadagnate con merito e rispetto. Mi auguro che venga chiarita, con sincerità ed onestà, tutta questa vicenda, riportando con correttezza i fatti: per rispetto verso la nostra collega Milena Cecchetto e per l’onorabilità dell’istituzione, quale la Regione del Veneto, che abbiamo l’onore di rappresentare”.

A queste dichiarazioni fanno eco quelle del capogruppo Giuseppe Pan: “La mia piena solidarietà alla collega Milena Cecchetto. Quanto accaduto ieri merita la nostra massima attenzione. Nessuna donna deve essere costretta a sentirsi a disagio. E il fatto che sia accaduto in una sede delle istituzioni pubbliche rende ancora più pressante la necessità di accertare i fatti. Il rispetto della dignità, del valore e del ruolo delle donne passano anche attraverso il rispetto dei limiti imposti dalla decenza e dalla sensibilità della persona. Mi auguro che quanto accaduto ieri sia chiarito il prima possibile, per permettere alla collega Milena Cecchetto e a tutti i consiglieri di continuare a lavorare e a vivere il Consiglio regionale con la serenità necessaria, e per dare un esempio a tutta la società. Come Capogruppo, mi aspetto delle scuse formali da parte dell’interessato”.

Anche le opposizioni in Consiglio regionale condannano le presunte molestie: “Esprimiamo totale vicinanza e solidarietà alla collega Milena Cecchetto, vittima di un episodio che, secondo quanto ricostruito dalla stampa, sarebbe di gravità assoluta. E condanniamo con fermezza il comportamento del consigliere Formaggio, che apparirebbe autore di molestie gravi nei confronti della collega”, fanno sapere Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Francesca Zottis (Pd), Cristina Guarda (EV), Elena Ostanel (VcV), Erika Baldin (M5S), assieme ai colleghi Giacomo Possamai, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni (Pd) e Arturo Lorenzoni, (Portavoce opposizioni). “I fatti, come riportati dalla stampa – proseguono -, sembrano infatti dimostrare quanto purtroppo ci sia ancora da fare per vincere la battaglia culturale per il rispetto delle donne e il contrasto alle discriminazioni, a cui ci richiama l’odierna Giornata Internazionale dei diritti delle donne, con l’aggravante che sembrano essere stati commessi da un rappresentante istituzionale, proprio all’interno di palazzo Ferro-Fini. Siamo convinti che quanto avvenuto non debba essere né sottovalutato né minimizzato. I fatti si configurano come gravemente lesivi – ribadiscono i consiglieri di opposizione -. Chiaramente ed in primo luogo nei confronti di Milena Cecchetto. Ma, in parallelo, vanno anche a danno della credibilità e della dignità del Consiglio regionale del Veneto. Ci attendiamo le dovute verifiche e le eventuali, conseguenti azioni sanzionatorie”.

Alle parole di Cristina Guarda si associano anche le parlamentari di Europa Verde Luana Zanella e Aurora Floridia: “Siamo incondizionatamente vicine alla consigliera Milena Cecchetto che ha dimostrato coraggio e determinazione con la sua denuncia, superando ogni comprensibile reticenza nel rendere pubblico un fatto che ne ha violato la sfera più intima. Il suo gesto è anche un invito a rompere le logiche del potere maschile in politica, troppo spesso taciuto”.
La vicenda ha inoltre dato spunto a un intervento di Lidia Lazzaretto, responsabile politiche di genere Cgil: “Nella nostra esperienza con lo Sportello molestie Cgil episodi come questi sono molto frequenti e nessun luogo, nessuna appartenenza, nessun ceto e mestiere sono sicuri, rispetto alla violazione dei corpi delle donne. Il diritto delle donna di dire no, spesso viene interpretato al contrario, il concetto di molestia sia essa sessuale, verbale, psicologica, economica non è ancora ben conosciuto e questo fa sentire spesso l’uomo in diritto di fare quello che poi viene definito scherzo o goliardia. Noi siamo sempre dalla parte della vittima a cui rappresentiamo la nostra solidarietà, anche alla Consigliera Milena Cecchetto quindi”.

E ancora: “Siamo esterrefatti – commentano il segretario generale Gianfranco Refosco e la segretaria con delega alle politiche per le pari opportunità Cinzia Bonan di Cisl Veneto –. A titolo personale e da parte di Cisl Veneto tutta, alla consigliera Cecchetto vanno la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Al presidente del Consiglio regionale Ciambetti chiediamo di provvedere affinché subito sia ripristinato il rispetto e sia ricostituito un ambiente degno di essere la sede della massima istituzione della nostra regione. Degno di esserlo nelle aule assembleari come nei corridoi, in ogni spazio in cui le donne lì lavorano e svolgono le loro funzioni, istituzionali e non solo”.