Oggi ci troviamo per ricordare insieme i successi delle moto Mondial, nate dall’attività imprenditoriale della milanese famiglia Boselli negli ormai lontani anni Venti. Nelle cilindrate minori, 125 e 250, la Mondial è stata sicura protagonista in ambito nazionale ed internazionale dal 1948 al 1957, periodo in cui prima nelle 125 con alla guida Nello Pagani, Bruno Ruffo e Carlo Ubbiali ha conquistato il campionato del mondo nel triennio 49/’51, poi ancora con Tarquinio Provini e nella 250 con Cecil Sandford nel ’57.
L’albo d’oro della Mondial si fregia di 5 Mondiali Piloti e relativi Mondiali Costruttori, innumerevoli vittorie nelle gare dei mondiali 125 e 250, successi nelle Gran Fondo e record mondiali di velocità, suggellati anche dai successi iridati di Emilio Ostorero nel motocross, categorie 250 e 500, nel biennio ‘56/’57. Tanti già allora gli italiani che scommettevano sulle corse motociclistiche, cosa che oggi si può fare da uno dei siti presenti nella lista completa postata su bonusfinder.it.
Il ritorno della scuderia Mondial
Dall’esperienza nella attività della fabbrica di moto G.D., operante in quel di Bologna nel primo dopoguerra, nasce la FB, dei Fratelli Boselli, Conti di Ancarano, in provincia di Piacenza, da cui scaturisce il successo della Mondial.
La casa motociclistica aveva cessato la produzione nel 1978, come molte altre case motociclistiche minori presenti sul terrirono nazionale, per ritornare alla produzione nel 2015, col marchio originario “F.B. Mondial”, sfornando modelli apprezzati anche alla recente EICMA 2021 di Milano per l’innovazione e le qualità tecniche.
Tra tutte la “HPS Ubbiali Edition”, cavallo di battaglia nel settore 125, sei marce ad iniezione elettronica su un motore monocilindrico a quattro tempi, quattro valvole, raffreddato a liquido, con una potenza di 11KW a 9750 rpm, pioniere italiano per le regole Euro5. Calandra argento tecnico e blu brillante a ricordare i successi nel 1951 della moto guidata dal “cinesino” nella ricorrenza del settantesimo anno dal successo iridato nell’ottavo di litro.
Mondial, le origini del marchio
Come alcuni marchi di oltreoceano hanno lasciato negli appassionati ricordi e desideri mai spenti, la Indian statunitense o la Triumph anglosassone, così la Mondial è nel novero delle stelle del motociclismo italiano ed internazionale.
L’attuale Moto3 250 ha sostituito quella che era la classe d’ingresso al mondiale motociclistico, la cosiddetta moto leggerissima da corsa 125, che deve gran parte del proprio successo proprio alla Mondial.
Nella competizione si sono subito lanciate le più rinomate case motociclistiche d’Italia quali Ducati, MV, Gilera, Morini e Benelli oltre a competitori stranieri, i cui piloti hanno segnato tempi eroici con gare contraddistinte dal loro estremo coraggio.
Erano gli anni in cui avevano largo successo di pubblico anche le Gran Fondo, dove 125 e 250 correvano alla pari, rivaleggiando per interesse anche con la 500 che pur rimaneva, e rimane, la classe regina.
Le Gran Fondo perdono di appeal con l’istituzione della MotoGP a partire dal 2002, così finendo un’epoca nella quale ricordiamo anche che i piloti fin a quel tempo spesso correvano in tutte le categorie, come l’indimenticabile Agostini.
Mondial e le macchine belliche
L’avventura motoristica dei Fratelli Boselli inizia già nel 1928 con la costruzione di motocarri e l’ambizione di conquistare record mondiali di velocità con il loro primo prototipo denominato Mondial.
Grazie anche all’apporto del tecnico Alfonso Drusiani, socio nella fabbrica dei motocarri con i Fratelli Boselli, che lavora nella sua officina bolognese ai prototipi della prima 125 bialbero da corsa, nasce l’avventura nelle competizioni.
La Seconda Guerra Mondiale porta con i bombardamenti sulle fabbriche italiane anche alla distruzione dello stabilimento bolognese dei Fratelli Boselli, che dovrà attendere il primo dopo guerra ed un trasferimento di sede a Milano per svilupparsi e crescere anche sfruttando i meriti sportivi conquistati nelle competizioni.