Il monitoraggio, nella settimana 21-27 agosto, rileva un aumento dei nuovi casi (+17,1%), ma una riduzione del 2,6% di ospedalizzati: -3,2% di pazienti ricoverati in area medica, stabili le terapie intensive (qui tutte le analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, in home page di ViPiu.it tutti i dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che singoli paesi del mondo, ndr).
L’impatto sugli ospedali è basso: 3,1% i posti occupati in area medica, 4,3% in terapia intensiva. Hanno completato il ciclo vaccinale il 67,7% degli over 12 (n. 2.961.994) e l’84,5% degli over 50 (1.919.017).
Il trend dei nuovi casi è in crescita: 4.225 i contagi segnalati (+17,1%).
Aumenta il numero degli attualmente positivi da 12.664 a 12.680 (+0,1%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 39.649 a 12.680 (-68%).
Il 98,2% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, l’1,5% ricoverato con sintomi, lo 0,3% in terapia intensiva.
Si registrano 6 ospedalizzati in meno (-6 i ricoverati con sintomi, +0 in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 7 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 1.720 a 184 (-89,3%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco dell’8 aprile, da 305 a 43 (-85,9%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 37.806 a 12.453 (-67,1%).
Nella settimana 21-27 agosto i decessi crescono da 11 a 13 (+18,2%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 3.607 a 4.225 (+17,1%);
- casi attualmente positivi: da 12.664 a 12.680 (+0,1%);
- persone in isolamento domiciliare: da 12.431 a 12.453 (+0,2%);
- decessi: da 11 a 13 (+18,2%);
- ospedalizzati: da 233 a 227 (-2,6%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 43 a 43;
- pazienti ricoverati con sintomi: da 190 a 184 (-3,2%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 74 a 87. I posti letto occupati in area medica sono il 3,1% (184 su 6.000), in terapia intensiva il 4,3% (43 su 1.000).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing
Il numero dei tamponi settimanali passa da 233.096 a 240.438 (+3,1%), in media 34.348 al giorno.
Tasso di positività
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Veneto il tasso di positività, calcolato sui tamponi, sale da 1,5% a 1,8%
L’aumento dei casi settimanali da 3.607 a 4.225 (+17,1%), deriva soprattutto da una maggiore circolazione del virus, come dimostra la crescita del tasso di positività da 1,5% a 1,8%, e in parte dall’incremento dell’attività di testing (+3,1%). Dei 12.680 casi attivi il 98,2% è in isolamento domiciliare. Diminuiscono gli ospedalizzati (-2,6%): -3,2% di ricoverati in area medica, invariato il numero di pazienti nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area non critica sono il 3,1%, in terapia intensiva il 4,3%. I decessi crescono per la 3ᵃ settimana consecutiva (+18,2%).
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati provvisori dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 4.373.002.
Al 28 agosto (aggiornamento ore 06:08), il 10,9% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 478.797), il 67,7% ha completato il ciclo vaccinale (n. 2.961.994), il 21,3% non ha ricevuto alcuna dose (n. 932.211), il 78,7% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.440.791).
Coperture vaccinali per fasce di età
Gli over 50 che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino risultano 273.412 su 2.272.314 (12%), 1.998.902 hanno ricevuto almeno una dose (88%), 1.919.017 hanno completato il ciclo vaccinale (84,5%), 79.885 sono in attesa della 2ᵃ dose (3,5%).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono così suddivisi: 102% degli over 90 (n. 67.090), 97% della fascia 80-89 (n. 288.727), 90,3% della fascia 70-79 (n. 446.264), 85,1% della fascia 60-69 (n. 519.200), 74,3% della fascia 50-59 (n. 597.736).
Il dato degli over 90 senza nessuna dose risulta negativo, -3.756*, in quanto coloro che hanno ricevuto almeno una dose sono 69.557** un numero superiore rispetto a quello della popolazione residente al 1° Gennaio 2021 secondo l’Istat che è pari a 65.801.
* Popolazione – In attesa 2ᵃ dose – Ciclo completo
** In attesa 2ᵃ dose + Ciclo completo