Monopattini elettrici, consiglio regionale veneto: sì a pdl per regole più severe

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Monopattini elettrici
Monopattini elettrici

ll Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza, con 38 voti favorevoli e 10 astenuti, la Proposta di Legge Statale “Modifiche ai commi 75-ter e 75-quater dell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160, ‘Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022’”, riguardante l’utilizzo dei monopattini elettrici. La proposta normativa, già licenziata a maggioranza dalla Seconda commissione consiliare, è stata illustrata in aula dal Relatore, Laura Cestari (LV), e dal Correlatore, Jonatan Montanariello (Pd).

Il Relatore Cestari, nel suo intervento, ha osservato come “la discussione che è in atto in Parlamento non lancia segnali incoraggianti sul tema della sicurezza stradale, pur a fronte di una escalation del numero degli incidenti, negli ultimi mesi, che hanno visto coinvolti i monopattini elettrici. Il Codice della Strada non è un totem immodificabile. Non basta ridurre la velocità massima, prevedere la confisca del mezzo, che peraltro è già normata, e stabilire l’obbligo del casco solo per i minorenni over 14. Servono regole più certe e più severe per l’utilizzo di questi mezzi, che non sono dei giocattoli ma sono utili, conciliando, da una parte l’esigenza di garantire l’incolumità dei conducenti e degli altri utenti della strada, dall’altra la svolta green, sicuramente giusta e auspicabile. La Regione Veneto deve lanciare un segnale concreto per rafforzare la sicurezza stradale, perché è nostro diritto, in democrazia, intervenire per migliorare gli aspetti che non ci convincono, a prescindere dalle rispettive appartenenze politiche. La nostra proposta normativa prevede quindi di: introdurre l’obbligo di stipulare una polizza per responsabilità civile verso terzi; limitare la conduzione dei monopattini elettrici alle sole persone che hanno compiuto diciotto anni; estendere a tutti i conducenti di questi mezzi l’obbligo di indossare idoneo casco protettivo”.
Il Correlatore Montanariello, pur concordando sulla necessità di “rafforzare le misure per garantire la sicurezza sia di chi utilizza il monopattino elettrico sia degli altri utenti della strada”, ha tuttavia spiegato che “non è sufficiente intervenire con singole scelte restrittive perché il problema è complesso: è indispensabile fare un ragionamento più ampio che investa l’intero sistema della mobilità e che tenga conto delle norme del Codice della Strada. La proposta normativa in esame quindi, pur lodevole nelle intenzioni, non è sufficiente perché non offre la soluzione al problema. Per questo ci asterremo. L’Italia, rispetto ad altri Paesi, presenta un gap strutturale rispetto alla mobilità sostenibile, bisogna quindi intervenire complessivamente”.
“E ricordo che il Governo sta già lavorando con idee chiare per affrontare questo tema molto difficile e delicato – ha aggiunto il Correlatore – Inoltre, è stato presentato un Disegno di legge del Partito democratico sulla questione, che porta la firma anche di parlamentari veneti, per garantire un utilizzo più sicuro del monopattino elettrico, un mezzo utile per lo sviluppo della mobilità sostenibile e per la riduzione dell’inquinamento”.

Durante la discussione generale, Andrea Zanoni (Pd) ha proposto di normare anche “l’utilizzo delle biciclette a pedalata assistita, ugualmente molto pericolose. È doveroso intervenire con norme adeguate per garantire la sicurezza di tutti, nell’ottica di una normale convivenza civile, anche se credo che il metodo scelto, partendo dal Consiglio regionale, non sia il più appropriato”.

Per Marco Dolfin (LV) “con questa proposta di legge si va nella direzione giusta per garantire anche la sicurezza dei pedoni, degli automobilisti e di chi lavora in mezzo alle strade. Ma è necessario che il Governo italiano, trasversalmente, intervenga con più decisione per rafforzare la sicurezza lungo la nostra rete stradale, troppo insanguinata. Occorre rivedere a 360 gradi il Codice della Strada”.

Erika Baldin (M5S) ha contestato il metodo utilizzato per normare la questione, commentando che “anziché presentare proposte di legge dall’incerto destino, sarebbe stato meglio interpellare direttamente i nostri Parlamentari”. L’esponente pentastellata ha altresì spiegato che “si dovrebbe estendere la disciplina anche a tutti gli altri mezzi di propulsione elettrica, ugualmente pericolosi, senza demonizzare troppo il monopattino. E serve implementare l’educazione stradale”.

Raffaele Speranzon (Fdi) ha ricordato “gli effetti negativi causati dal ‘Bonus monopattini’, a iniziare dall’elevato numero degli incidenti stradali provocati da tali mezzi, di cui è stata evidentemente sottovalutata la pericolosità. È quindi normale che questa Assemblea Legislativa intervenga per cercare di colmare le lacune normative, fornendo lo spunto al Legislatore nazionale, chiamato poi a completarne la disciplina. Con questo Pdl, il Veneto offre un contributo importante per garantire la sicurezza stradale”.

Elena Ostanel (VcV) ha chiesto di “non demonizzare un mezzo innovativo e utile come il monopattino elettrico, di cui anzi va incoraggiato l’utilizzo”, ma di intervenire per “investire nella mobilità sostenibile, garantendo un utilizzo sicuro di tali mezzi, al pari delle biciclette, anche attraverso una diversa pianificazione urbana”.

Il consigliere di Zaia Presidente, Stefano Giacomin, ha appoggiato la proposta normativa di Laura Cestari, utile “per sollecitare il Parlamento nazionale a legiferare su uno strumento nuovo che presenta caratteristiche di utilizzo peculiari che lo fanno diventare un mezzo di locomozione pericoloso”.

Appoggio al provvedimento anche da parte di Giuseppe Pan, Capogruppo della Liga Veneta per Salvini Premier, che ha posto l’attenzione “sull’importanza di affrontare il tema della sicurezza stradale e di regolamentare l’utilizzo del monopattino elettrico, un mezzo comunque utile per muoversi all’interno delle nostre città”.

Il Portavoce delle opposizioni, Arturo Lorenzoni, ha proposto di “regolamentare l’utilizzo dei monopattini elettrici e, se necessario, sanzionarne l’impiego non corretto, senza però demonizzare un mezzo molto utile in ambito urbano che va assolutamente promosso per raggiungere i target della mobilità sostenibile. Trovo comunque più utile un’azione a livello parlamentare”.

Cristina Guarda (Europa Verde), in dichiarazione di voto, ha denunciato come “nel bilancio regionale non ci sia nulla per la sicurezza stradale. Durante la discussione della prossima manovra di bilancio, sarà quindi auspicabile ricordarci dei giusti intendimenti che hanno animato la discussione odierna”.