Il 1° maggio 2024 segna una svolta cruciale per il settore delle sigarette elettroniche in Italia: gli aromi da svapo per liquidi fai-da-te, inclusi quelli concentrati e shot, sono regolamentati come prodotti di monopolio.
Che cosa significa? Che devono essere accompagnati da una fascetta fiscale sulla confezione. Questo provvedimento comporta l’applicazione di un’accisa e la necessità di adottare misure di controllo sulla vendita, come il divieto di acquisto per i minori e l’obbligo di verifica dell’identità una tantum al momento della vendita.
La fase di transizione per i rivenditori
Come chiarito da ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’entrata in vigore della normativa non è stata immediata e prevede un periodo di transizione per consentire ai rivenditori di adeguarsi alle nuove regole.
Gli esercizi autorizzati, come rivendite, farmacie e parafarmacie, hanno infatti tempo fino al 31 ottobre 2024 per smaltire le scorte di aromi sigaretta elettronica non conformi, purché tali prodotti siano stati acquistati entro il 31 luglio dello stesso anno.
Com’è semplice comprendere, dunque, questo periodo di transizione ha lo scopo di permettere ai produttori e ai rivenditori di regolarizzare i loro prodotti secondo le nuove direttive fiscali.
L’impatto sugli e-commerce
Anche i negozi online con deposito fiscale sono soggetti alle stesse regole dei rivenditori fisici. Gli aromi per sigarette elettroniche che non sono conformi alle nuove normative potranno essere venduti fino al 31 ottobre 2024. Dopo questa data, invece, dovranno essere eliminati e smaltiti in discarica.
Per quanto riguarda i produttori e i distributori, la scadenza per la vendita all’ingrosso di aromi privi di contrassegno fiscale è già passata (31 luglio 2024), e le giacenze non conformi devono essere smaltite.
Che cosa cambia concretamente per i consumatori
L’introduzione del monopolio sugli aromi per sigarette elettroniche, infine, comporta anche significative novità per i consumatori. Se prima tali prodotti erano acquistabili con più flessibilità, ora sono soggetti a maggiori controlli e restrizioni.
Oltre all’obbligo di verifica dell’età, i consumatori dovranno adattarsi a una possibile riduzione della disponibilità di alcuni prodotti durante il periodo di transizione, fino a quando il mercato non sarà pienamente adeguato alle nuove norme.