Montagna, Agostino Bonomo (GAL): “Cinque milioni di euro per contrastare lo spopolamento, puntando a sviluppo economico e servizi alla persona”

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Assemblea Soci 21 luglio Gal
Assemblea Soci 21 luglio Gal

L’assemblea dei soci di GAL Montagna Vicentina, riunitasi in assemblea venerdì 21 luglio a Palazzo Scaroni, a Colceresa, ha approvato la strategia di sviluppo locale 2023-2027 che, in coerenza con l’obiettivo principale – definito dall’Unione Europea – del contrasto allo spopolamento delle aree montane, si concentrerà sui due ambiti tematici già indicati in precedenza, ovvero la diversificazione, integrazione e innovazione dell’economia locale, e l’innovazione, inclusione sociale e miglioramento dei servizi per la popolazione e gli spazi collettivi di vivibilità.

L’importo complessivo della dotazione finanziaria per il periodo di programmazione ammonta a oltre cinque milioni e mezzo di euro, che GAL Montagna Vicentina, considerato il ridotto periodo della prossima programmazione, ha scelto di concentrare su una serie di interventi specifici, ovvero opportunità di finanziamenti che saranno appannaggio esclusivo del GAL, e non si troveranno in altri bandi regionali. Si rafforza così il valore aggiunto dell’approccio LEADER, con azioni bottom-up che partono dalla rilevazione dei fabbisogni dei territori rurali per definire una strategia di sviluppo condivisa e partecipata.

«Il GAL – ha specificato il presidente Agostino Bonomo – intende investire da una parte sulle imprese che operano in ambito extra agricolo, incentivando anche l’avvio di start-up, dall’altra sui servizi di base, finalizzati a migliorare la qualità di vita degli abitanti. La residenzialità si incentiva puntando sullo sviluppo economico e sull’imprenditorialità, fattori che favoriscono l’occupazione, ma anche creando le condizioni per rispondere alle esigenze di vita di tutte le persone, specie le più fragili e i giovani, che potranno così tornare a scegliere di rimanere nei territori di montagna e di collina.»

Focus dell’iniziativa del GAL saranno le attività extra agricole, dando supporto all’avvio di nuove imprese innovative (start-up), e allo sviluppo di attività già esistenti. A questi obiettivi (interventi ISL 02-ISL 03) viene destinato il 51% dei fondi disponibili.
Altra fascia di obiettivi, pari al 36% dei finanziamenti, riguarda gli interventi ISL 04-ISL 05 del PSL finalizzati a rafforzare i servizi di base alla popolazione, oltre alle attività di informazione riguardo la fruibilità dei territori, per diffonderne la conoscenza sia tra i residenti sia presso eventuali investitori economici.
Infine, un’attenzione particolare sarà riservata agli agricoltori non professionali, per sostenere e riqualificare le loro attività, e ad iniziative di formazione volte a diffondere buone pratiche e conoscenze in ambito di economia e gestione dei territori rurali.

Novità assoluta di questa programmazione sono i Progetti di Comunità, cui verrà destinato circa il 19% della dotazione finanziaria complessiva. Tra i diversi progetti presentati ne sono stati selezionati due, che rispondono in maniera ottimale ai criteri di valutazione posti dal GAL, linee guida che hanno aiutato a definire progetti coerenti con gli obiettivi e strutturati in modo da garantirne il successo e la durata nel tempo, con ricadute significative sui territori e benefici tangibili per la popolazione interessata.

Il progetto “Dal curare al prendersi cura” arriva da un’area ampia che fa capo all’Alto Astico, zona che entro i confini dell’area GAL registra il più elevato indice di vecchiaia e di spopolamento. Iniziativa articolata e ambiziosa, di cui con i bandi GAL si finanzieranno solo alcuni aspetti, in particolare la messa in rete di servizi mirati a supportare le famiglie nella delicata fase di riabilitazione e di una residenzialità assistita che tenga conto anche degli aspetti di socializzazione delle persone più fragili.

Il valore di questo progetto sulla Montagna sta nella sua capacità di potenziare i servizi di base alla popolazione, favorendo nel contempo lo sviluppo di una mobilità sostenibile e servizi digitali per il cittadino attirando sul territorio anche nuove professionalità qualificate.

Il secondo progetto, denominato P.A.E.S.E., riguarda le terre di mezzo, le aree collinari del Bassanese e dell’Unione Montana Astico, e punta alla creazione di attività economiche innovative, legate alla manutenzione del territorio, che possano rappresentare un elemento di sviluppo virtuoso e duraturo nel tempo.

Il Programma di Sviluppo Locale 23-27 sarà presentato alla cittadinanza interessata dall’area GAL il prossimo settembre, in un evento pubblico.