Montagna d’inverno: quali sono i comportamenti da adottare per ridurre il rischio valanga? Quali caratteristiche bisogna considerare nella fase di osservazione della neve e dell’ambiente? Come va interpretato il bollettino valanghe?
Di tutto questo si parlerà nella prima delle serate culturali proposte nel 2023 dal Cai – Sezione di Vicenza – su sport, tecnica e cultura alpina, dal titolo “Nivologia e incidenti da valanga. Riduzione del rischio valanghe e analisi degli incidenti”.
L’appuntamento, ad ingesso libero, è per venerdì 13 gennaio alle 21, nella sala consiliare della circoscrizione 4, in via Turra 69 a Vicenza.
L’argomento sarà affrontato da Maurizio Dalla Libera, istruttore nazionale di scialpinismo e direttore della Scuola di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera Umberto Conforto del Cai ed è rivolto a tutti gli appassionati di montagna che frequentano l’ambiente innevato.
La valanga in montagna, particolarmente d’inverno, infatti, è un evento che può potenzialmente riguardare tutti coloro che si trovano ad affrontare un pendio innevato con inclinazione superiore a 27° o che attraversano un terreno meno ripido, ma direttamente sovrastato da pendii, indipendentemente dal tipo di attrezzatura utilizzata: sci, ciaspole o anche durante un’escursione a piedi.
Ogni anno in Italia si contano all’incirca 20 vittime da valanga. Gli incidenti riguardano principalmente le attività ricreative che comprendono lo sci alpinismo, il fuori pista praticato da sciatori e snowboarder, lo sci in pista e l’alpinismo, anche su cascate di ghiaccio.
In questi ultimi anni si è peraltro osservato un forte aumento delle vittime fra gli escursionisti con le ciaspole.
Considerato che una persona sepolta ha il 93 % delle probabilità di essere ritrovata in vita se viene recuperata entro 18 minuti dal travolgimento, la ricerca con ARTVa, pala e sonda condotta da compagni di escursione adeguatamente addestrati costituisce attualmente la migliore strategia per un soccorso efficace. Occorre tuttavia tenere presente che il tasso di mortalità resta sempre significativo: su 100 persone travolte da una valanga, purtroppo 9 di esse muoiono subito a causa dei traumi riportati.
Le statistiche evidenziano inoltre che il 95% degli incidenti da valanghe è causato da distacchi provocati dall’uomo, mentre solo il 5% avviene per cause naturali.
La regola fondamentale a cui attenersi è, di conseguenza, evitare l’evento valanghivo, adottando tutte le misure precauzionali affinché l’attività escursionistica su terreno ripido innevato limiti al ragionevole il rischio residuo.
L’obiettivo della serata riguarderà pertanto la prevenzione. Si parlerà delle caratteristiche della neve e delle modalità di distacco di una valanga, di come si interpretano i contenuti del bollettino valanghe e verrà illustrato un metodo di riduzione del rischio basato soprattutto sul bollettino e sull’osservazione dell’ambiente. Infine saranno descritti alcuni incidenti da valanga particolarmente significativi.