“Il Comune non può essere lasciato solo in questa storia, dopo che è stato l’unico soggetto a prendersi carico della tutela dell’ambiente“: l’assessore all’ambiente Gianfranco Trapula commenta così l’esito della vicenda giudiziaria relativa al percolato scoperto nella primavera del 2013 nell’ex discarica in località Paulona e rimosso a spese del Comune in quanto l’ordinanza contingibile ed urgente – emessa per garantire la sicurezza della discarica dal sindaco Milena Cecchetto nei confronti della società G.M. srl, allora rappresentata dal liquidatore Luca Carli – non venne rispettata.
Il Tribunale di Vicenza ha assolto il liquidatore della “Gm srl” rinviato a giudizio su richiesta della Procura della Repubblica di Vicenza per non aver rispettato l’ordinanza sindacale, ma l’assoluzione del liquidatore non risolve il problema della discarica: non è infatti ancora chiaro chi debba curarsi della gestione post mortem dell’ex discarica privata, praticamente abbandonata dopo l’estinzione della società che la amministrava.
“Fu la Provincia ad autorizzare l’apertura della discarica – spiega il sindaco Milena Cecchetto – e riteniamo quindi giusto che sia lei ora ad assumersene la gestione. È ora di finirla con questo scaricabarile, dopo che fummo gli unici, con un’ordinanza firmata dalla sottoscritta, ad imporre entro 48 ore la rimozione del percolato e fummo gli unici, essendo l’ordinanza caduta nel vuoto, ad intervenire per evitare danni ambientali, pagando gli interventi con fondi comunali. Ora pretendiamo che ognuno si prenda le proprie responsabilità“.
“Chiediamo alla Regione di colmare il vuoto normativo che ancora oggi esiste in merito alla gestione post mortem delle discariche rimaste senza gestore – aggiunge l’assessore Trapula -. È necessario che sia chiaro a chi spetta la conduzione dei siti di raccolta dei rifiuti nel caso di fallimento o di estinzione delle società che li gestivano, quando queste società vengano meno per qualsiasi motivo.”
L’Amministrazione comunale confida che la situazione si sblocchi nell’incontro in programma giovedì 22 febbraio in Prefettura. Attorno allo stesso tavolo ci saranno Prefetto, Comune, Provincia, Regione e Arpav.
“È ora di finirla con questa farsa – conclude il sindaco -, l’ordinanza non era un attacco al liquidatore ma un atto necessario per la protezione dell’ambiente: la nostra è una battaglia per l’ambiente e vogliamo vincerla.”
Comune di Montecchio Maggiore