Montecchio Maggiore, Cooperativa Sociale 81: certificazione grazie a inserimento lavorativo di persone svantaggiate

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Cooperativa Sociale 81

Cooperativa Sociale 81 di Montecchio Maggiore ha raggiunto il risultato della certificazione ISO 9001:2015.

Lo ha fatto attraverso un percorso che ha toccato tutti gli aspetti della struttura e analizzato ogni sua fase operativa. Un’azienda specializzata, la IMQ, ha conferito il timbro di qualità alla cooperativa sociale di tipo B non solo per quel che riguarda i servizi che essa offre a terzi, quali l’assemblaggio e il confezionamento di particolari meccanici ed elettromeccanici, la cura del verde pubblico e privato e la copisteria industriale, ma anche e soprattutto per il processo di inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Per quest’ultimo punto la certificazione è stata particolarmente importante, perché ha evidenziato, proprio in fase di valutazione, i tanti passaggi legati alla presenza di un tirocinio in ambiente lavorativo per persone diversamente abili. I certificatori hanno infatti valutato tutto il procedimento, dalla richiesta da parte dell’ente esterno al primo colloquio e poi, di seguito, la presenza della persona in azienda, l’affiancamento del tutor aziendale, gli incontri vari che ne seguono.

“È stato un lavoro di squadra che ci ha coinvolto molto più di quanto ci aspettavamo – spiega il vicepresidente della cooperativa, Alberto Guarda -, un processo di codificazione di azioni e fasi che facciamo da sempre per accogliere e far lavorare le persone svantaggiate. Ora ci viene riconosciuto l’impegno nel mettere in atto buone pratiche che le fanno sentir bene. Ovviamente siamo molto soddisfatti anche per la certificazione delle nostre attività di assemblaggio, cura del verde e copisteria. Riteniamo la certificazione un premio per l’impegno quotidiano di tutti noi per un lavoro efficiente e una garanzia di qualità per i nostri clienti, sia aziende sia privati”.

Attualmente Cooperativa Sociale 81 occupa 19 dipendenti disabili e ospita 7 tirocini, oltre che lavoratori normodotati.

“Il nostro impegno è rivolto sì ai lavoratori svantaggiati – continua la presidente Milena Targon –, ma anche ai loro familiari, perché cerchiamo di valorizzare e rendere il più possibile autonome persone che altrimenti sarebbe a carico unicamente delle famiglie e dei servizi territoriali. Riteniamo di ricoprire un importante ruolo sociale: la certificazione lo garantisce nei confronti dei clienti-aziende e delle famiglie stesse ed è bello e significativo che essa sia arrivata a ridosso della Giornata internazionale delle persone con disabilità”.