La maestosa e imponente Villa Da Porto domina la vallata del Chiampo ai piedi di Montorso Vicentino ed è avvolta da misteri, leggende e interrogativi. Si tratta di una villa particolarmente affascinante, sia per la leggenda del fantasma dello scrittore con le pene d’amore, sia perchè è una location per eventi di gala.
La villa è stata recuperata e riaperta al pubblico nel 2008. La parte nobile dell’edificio è proprietà del Comune e della Regione, mentre la barchessa è di proprietà privata. Nel periodo invernale rimane chiusa perché non c’è il riscaldamento. Mentre da aprile ad ottobre vengono ospitati eventi di varo genere e visite guidate.
La villa custodisce la leggenda del fantasma dello scrittore Luigi Da Porto che vaga inquieto nella villa. Il letterato vicentino (1485- 1529) aveva scritto infatti la novella di Giulietta e Romeo che tanto colpì Shakespeare da ispirargli una delle sue migliori tragedie, proprio nella quiete della sua dimora di campagna a Montorso. E pare che Shakespeare gli abbia “rubato i diritti d’autore”. La novella originale è infatti custodita presso la biblioteca Bertoliana di Vicenza.
Della casa padronale, nel centro del paese, abitata dallo scrittore ai primi del ‘500, non rimane in realtà quasi nulla: un antico porticato e un torrione. Al posto di quella dimora è sorta la bella villa palladiana “Da Porto Barbaran”, opera del francese Cherrette, costruita a partire dal 1662.
La storia narra che Da Porto si ritirò nella sua Montorso dopo che una ferita di guerra lo ebbe sfigurato e reso molto cagionevole di salute. Quello che di questa tormentata e melanconica figura possiamo ritrovare venendo qui a Montorso è il colle chiamato la Fratta.
Allontanandosi dalla magione, si gira a sinistra per imboccare via Villa. Qui si trova la casa dei fattori dove Da Porto amava soggiornare e dove, secondo gli abitanti del paese, ancora si aggira il suo inquieto fantasma.
Alla fine di questa strada, sulla sinistra, inizia la salita al colle su cui Luigi era solito sostare e rimirare i due castelli di Montecchio Maggiore che oggi sono intitolati a Giulietta e Romeo. Come uomo, era inoltre innamorato di una sua cugina, che però sposò un altro uomo. Perciò Da Porto soffrì molto per amore.
Ecco spiegato perché il fantasma del noto letterato si aggirerebbe ancora per Montorso… Sia perché non gli sono stati riconosciuti dai posteri i suoi meriti letterari, sia per le sue pene d’amore, che lo hanno reso infelice per l’eternità.