Gentlle Adriana, buongiorno, mi complimento con lei per l’articolo su Campodimele («A spasso per Campodimele: il paese delle api, dei centenari e della cicerchia e che ospitò Moravia e “La Ciociara”»), ma le sottolineo delle incongruenze nello stesso che riguardano, soprattutto, Vallecorsa, il mio paese.
Attribuisce la presenza di Moravia nel paese e lo spunto per aver scritto la Ciociara. Beh, notizia errata poiché Alberto Moravia e la moglie durante la guerra erano ospiti della famiglia Davide Marrocco, presso un casolare della tenuta Sant’Agata, la zona a confine tra Vallecorsa e Fondi.
Inoltre poiché Marrocco era di Vallecorsa (a circa 12 km da Campodimele, ndr) e spesso si recava con mille accorgimenti in paese, scelse lui con De Sica, proprio per riconoscenza verso la popolazione che lo aveva ospitato, Vallecorsa, come set del film la Ciociara, tanto è che furono le donne di Vallecorsa ad insegnare a Sofia Loren come camminare con la borsa in testa…
Altra circostanza che è priva di fondamento è la ricostruzione di Campodimele nel sito Apiola… Attualmente tale sito si trova nel territorio di Lenola, sulla strada che va da Lenola verso Pico, vicino a Campodimele (a circa 10 km).
Da vallecorsano mi aspetto la pubblicazione di questa precisazione, perché va bene promuovere un territorio, ma la verità va sempre detta.
Se le occorrono ulteriori informazioni sono a vostra disposizione.
Cordiali Saluti
Alfredo Colandrea
Caro lettore Alfredo,
per quanto mi riguarda possiamo tranquillamente accogliere la sua precisazione e inserire nel corpo dell’articolo un link a questa su Vallecorsa. Avevo scritto “sulle colline nei pressi di Fondi e Campodimele” senza nominare il paese specifico. Non ricoroo di aver scritto da nessuna parte che “La Ciociara” fosse ambientata a Campodimele, ma di averlo usato come spunto per parlare dei tragici eventi che ebbero luogo anche lì. Credo che il “risentimento” si riferisca al titolo, perché lì è scritto espressamente quello che contesta. Per quanto riguarda la città di Apiola non saprei, moltissime fonti riportano questa notizia, ma riferiamo volentieri della sua annotazione.
Un saluto e continui a leggerci e a… suggerirci,
Adriana Eramo, redattrice dell’articolo
Caro Alfredo,
grazie intanto per aver letto l’articolo e per essersi complimentato con chi l’ha scritto documentandosi per quel che si può in questi casi di ricostruzioni di fatti e narrazioni.
Grazie anche per averci riferito di suoi dubbi e certezze perché noi non vogliamo promuovere un paese rispetto ad un altro ma far conoscere il Lazio meridionale, di cui sono originario, al maggior numero possibile di nostri lettori, molti veneti e dell’Italia tutta, per l’area di nascita della nostra testata, ma ora sempre di più anche di queste nostre belle zone, da riscoprire, scoprire e, spesso, valorizzare.
Riportiamo, quindi, con riconoscenza le sue osservazioni, come così impone la correttezza da par condicio, le precisazioni della nostra Adriana Eramo.
Se l’equivoco principale nasce dal titolo, beh quello è stato fatto da me e, come sa, i titoli servono anche ad attirare l’attenzione e, non conoscendo quello che lei ci ha rivelato su Moravia e Vallecorsa, paese vicino a Campodimele in cui, magari, il famoso regista sarà pure passato, il titolo ci stava…
Con lei, almeno, ci è riuscito di attirare l’attenzione per cui molti di più ora conosceranno Campodimele e, dopo le sue annotazioni, anche Vallecorsa, che, cercando informazioni in rete, abbiamo scoperto che è nota anche come “città dell’olio“..
Se lei, poi, volesse inviare ad Adriana e a me notizie e/o articoli con foto su storia e tradizioni di questo paese noi saremo ben felici di pubblicarli.
Chiudiamo pubblicando in fondo le ambientazioni delle varie scene del film ufficialmente riportate su Wikipedia per dirimere ogni dubbio e dare un’informazione completa sui vari luoghi, tra cui Vallecorsa, in cui, De Sica, ispirandosi liberamente all’omonimo romanzo di Moravia, girò il film, poi premiato con l’Oscar,
Grazie ancora
Il direttore
Le scene del film sono state girate in nove luoghi diversi: gli interni della scena dello stupro nella chiesa San Francesco di Assisi a Fondi, quando Cesira e Rosetta prendono il treno sono alla Stazione Tiburtina di Roma, l’attacco aereo è ambientato in via Furbara Sasso a Cerveteri, il negozio di Cesira è in via Giulio Cesare Santini n. 7 a Roma, gli esterni della chiesa sono in via San Francesco a Vallecorsa, la morte del ciclista a causa dell’attacco aereo è girata in via Dormigliosa a Sermoneta, la città in rovina quando le truppe naziste si ritirano è Itri, il villaggio di Sant’Eufemia è in realtà Saracinesco, gli studi della Titanus a Roma per alcuni interni[8]ì.