Riguardo alla morte di David Rossi, “sono state fatte indagini riguardo a un’alterazione del video originale – che riprende la caduta -, e non è risultato alterato”. Lo ha detto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi, commissione presieduta dal deputato vicentino Pierantonio Zanettin (Forza Italia, in foto). Riguardo alla morte di David Rossi, “ci sono stati degli errori che nella perizia medico-legale hanno avuto un peso. Tipo il fatto che sarebbe morto immediatamente, e che le lesioni anteriori sul corpo sarebbero dovute all’impatto con il suolo. Queste cose si sono dimostrate non esatte, e abbiamo cercato di dare delle risposte in termini di ipotesi e probabilità”. Ha aggiunto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi.
Riguardo alla morte di David Rossi, “perché ho riaperto le indagini? Perchè vi erano quelle incongruenze rilevate nella perizia medico-legale che non davano risposte principalmente alle lesioni che riguardavano la parte anteriore del corpo. Non c’era una spiegazione e non c’era un approfondimento”.
“L’esame autoptico è stato ripetuto con la riesumazione, e sono stati fatti esperimenti di qualsiasi natura. Quello che si poteva ottenere dalla seconda autopsia, si è ottenuto; è stata fatta in contraddittorio con le parti”. Lo ha detto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi. Riguardo alla morte di David Rossi, “i vestiti sono stati restituiti ai familiari. C’è stato un buon corredo fotografico, ma sarebbe stato meglio mantenerli all’interno del fascicolo”. Lo ha detto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi. non abbiamo evidenze sulla presenza di terzi in quella stanza”, cioè il suo ufficio.
Riguardo alla morte di David Rossi, “le telecamere acquisite sono soltanto quelle della caduta. Quante ce n’erano, onestamente, il numero preciso non lo so, ma – quelle agli ingressi – non sono state sicuramente acquisite”.
Lo ha detto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi. per le lesioni non esaminate durante l’autopsia si è “cercato di spiegarle con le evidenze che erano emerse nel corso dei sopralluoghi”. Lo ha detto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi. I biglietti di addio trovati nell’ufficio sono stati scritti sicuramente da David Rossi, è la sua grafia” ha detto ancora Salvatore Vitello, aggiungendo poi che “”La caduta non determinò la morte immediata di David Rossi. La sua agonia durò venti minuti, e nel video si vedono i movimenti del corpo. Durante quel video si apprezza l’immagine di un’ombra, che non si sa bene cosa sia. Noi abbiamo cercato di renderla nitida in tutti i modi, ma non ci siamo riusciti”. “Nella seconda indagine viene confutata la precedente ricostruzione della caduta di schiena: David Rossi cade dalla finestra del suo ufficio, e lui si è posizionato dove c’è una sbarra di ferro lasciandosi andare. Quindi, è caduto in verticale, in modo corrispondente alla parete”.
“Le lesioni ai polsi inquadrate come gesti di autolesionismo sono un’ipotesi, ma manca di evidenze scientifiche, perché su quei tagli non sono stati fatti i necessari approfondimenti”. “David Rossi scrisse a Fabrizio Viola – ex Ceo di MpS – chiedendo ‘un contatto con questi signori’, che sarebbero i magistrati, ‘perché temo mi abbiano male inquadrato’. Questo era il problema principale di Rossi: la paura di essere colpito da un provvedimento giudiziario. Paura del tutto infondata: Rossi è risultato estraneo alle indagini sul Monte dei Paschi di Siena”.”La posizione di David Rossi all’interno di MpS era accreditata e di fiducia, non era di disimpegno. Anzi, era di un maggiore coinvolgimento. Si desume, dai racconti della sua coach, che Rossi era stato nominato in una sorta di task force, definita ‘Situation room’, cioè un gruppo di persone, che lui capeggiava, che decideva in maniera evoluta gli interventi stampa da effettuare. Nel senso che tutte le comunicazioni di stampa venivano gestite collegialmente”. “La posizione di David Rossi all’interno di MpS era accreditata e di fiducia, non era di disimpegno. Anzi, era di un maggiore coinvolgimento. Si desume, dai racconti della sua coach, che Rossi era stato nominato in una sorta di task force, definita ‘Situation room’, cioè un gruppo di persone, che lui capeggiava, che decideva in maniera evoluta gli interventi stampa da effettuare. Nel senso che tutte le comunicazioni di stampa venivano gestite collegialmente”. David Rossi era stato oggetto di perquisizione, nell’ambito del procedimento su MpS, in data 19 febbraio 2013, nonchè di escussione, come persona informata sui fatti, in ordine ai suoi rapporti con Mussari. Venivano acquisite, nell’ambito del primo intervento, le immagini delle videosorveglianza esterne al luogo della defenestrazione, ritraenti la parte finale della caduta. Si sequestravano i supporti informatici in uso al Rossi, si acquisivano i tabulati telefonici delle sue utenze, e venivano escusse tutte le persone che in ambito lavorativo avevano collaborato con il deceduto, tra cui lo stesso Alessandro Profumo e Fabrizio Viola”.
“Si verificherà che ci sono stati gesti di autolesionismo da parte della persona deceduta. La prima consulenza medico-legale è stata svolta dal professor Gabrielli, titolare della cattedra di Medicina legale di Siena, il quale riscontrava, a seguito di esame autoptico, che le lesioni di modesta entità da tagli ai polsi e agli avambracci sono state prodotte poco prima della precipitazione per meccanismo autolesivo. Questo dato, poi si accerterà, non è proprio certo. Questa certezza del professor Gabrielli non verrà riscontrata nella seconda indagine”. “al momento dell’intervento verranno rinvenuti tre fogli manoscritti del defunto indirizzati alla moglie, che leggo: ‘Ciao Tonia, mi dispiace ma l’ultima cazzata che ho fatto è troppo grossa. Nelle ultime settimane ho perso. Ciao Toni amore, l’ultima cosa che ho fatto è troppo grossa per poterla sopportare. Hai ragione, sono fuori di testa da settimane. Amore mio, ti chiedo scusa, ma non posso più sopportare questa angoscia. In questi giorni ho fatto una cazzata immotivata, davvero troppo grossa, e non ce la faccio più. Credimi, è meglio così'”.
Sulla morte di David Rossi “i procedimenti archiviati sono due: un primo che si è concluso il 4 marzo 2014, quando ancora non ero Procuratore della Repubblica di Siena. Diversa è la seconda indagine, dove io ho partecipato”. Lo ha detto Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica di Siena, audito dalla commissione parlamentare di Inchiesta sulla morte di David Rossi.
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