Morte di Giada Zanola, Zaia: “Se confermato, è il quarto femminicidio in pochi mesi nel Veneto, una catena di sangue da fermare.”

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Zaia, appello per allarme caldo
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia

Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato con sgomento la notizia che per la morte di Giada Zanola, la donna di 34 anni caduta da un cavalcavia nel padovano, è ora indagato il marito per omicidio volontario. “Dobbiamo dirlo con fermezza – ha dichiarato Zaia -, insegnandolo a tutti, dai bambini fino agli adulti: la violenza sulle donne è un crimine orrendo. Siamo di fronte a una catena di sangue che non dobbiamo e non vogliamo considerare interminabile. Nuovamente ci troviamo di fronte alla sconvolgente notizia di una donna, una giovane mamma, che in una circostanza che poteva sembrare un suicidio sarebbe stata, invece, uccisa dal compagno che è già stato fermato con l’accusa di omicidio volontario. Se confermato, siamo nuovamente a confrontarci con una morte inquietante che rilancia ancora una volta interrogativi profondi e ci impone di mantenere alta una riflessione sociale che superi la cronaca e impedisca di abituarci alla cruda realtà di simili tragedie. Esprimo i sentimenti di vicinanza ai familiari, alle amiche e agli amici in questa sofferenza, in particolare penso al piccolo figlio di tre anni che ha perso la mamma e, di fatto, la famiglia”.

La morte di Giada Zanola è un nuovo lutto per il Veneto, aggiunge il presidente: “Potrebbe essere il quarto femminicidio solo nei pochi mesi a cavallo tra l’anno scorso e questo; una contabilità inaccettabile che fa accapponare la pelle e indignare. Di fronte a una simile spirale di violenza, tutti abbiamo il dovere di reagire con una risposta risoluta che cominci dal convincimento che la cultura del rispetto inizia con il non girarsi dall’altra parte a fronte di condizioni di maltrattamento e violenza di cui si è a conoscenza. Ognuno segnalando situazioni di questo genere può salvare una vita e sostenere le reti antiviolenza impegnate nella lotta a questa piaga che non possiamo accettare e dobbiamo debellare”

Daniela Sbrollini
La senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini

Anche la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, capogruppo in commissione Femminicidio, è intervenuta con sdegno e dolore sulla vicenda: “Da suicidio a omicidio, l’ennesima donna vittima di violenza. Quanto sarebbe avvenuto a Vigonza, vicino a Padova, se confermato, mi sconvolge. Un delitto terribile e intollerabile, che scuote le coscienze, e impone al legislatore ulteriori interventi per fermare la strage. Il pensiero va al figlio di tre anni della coppia, vittima innocente della presunta violenza del padre, ai parenti, alla comunità cui, da veneta, mi sento particolarmente vicina. Faremo di tutto per evitare che altre tragedie simili si ripetano”.