Da gennaio a maggio 2021 sono 28 le vittime rilevate in occasione di lavoro in Veneto e 7 i lavoratori che hanno perso la vita in itinere. Al 6° posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro, il Veneto fa rilevare, invece, un indice di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, tra i più bassi del Paese. E così nella nuova zonizzazione elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, per fotografare con i colori, alla stregua dell’emergenza sanitaria, il livello di sicurezza dei lavoratori, il Veneto è in zona gialla.
“Ciò non significa, nel modo più assoluto, pensare di poter abbassare la guardia – sottolinea in un comunicato Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio mestrino – La zonizzazione vuole essere solo uno strumento di analisi in più per valutare in modo preciso il livello di sicurezza dei lavoratori nel nostro Paese”.
Il Veneto, dunque, è in zona gialla con un’Incidenza di mortalità compresa tra 0,75 e 1 rispetto alla media nazionale (Im). E con questa graduatoria che tiene conto del rapporto tra infortuni mortali e popolazione lavorativa, il Veneto finisce in 14° posizione a livello nazionale.
Rispetto ai primi cinque mesi del 2020 l’incremento degli infortuni mortali in occasione di lavoro è del 33% (erano 21 nel maggio 2020 e 28 nel maggio 2021).
Verona la provincia più coinvolta, con i suoi 7 infortuni mortali. Seguono: Padova (6), Treviso, Venezia e Vicenza (5).
Intanto, nella classifica regionale delle morti sul lavoro (compresi quelli in itinere) è Verona ad indossare la maglia nera con 10 infortuni mortali. Seguono: Treviso (8), Padova (7), Venezia e Vicenza (5).
Le denunce totali per infortunio in Veneto tra gennaio e maggio 2021 sono 27.177. A Verona la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 5.592. Seguono: Vicenza (5.127), Treviso (5.115), Padova (4.961), Venezia (4.262), Belluno (1.105), e Rovigo (1.015).
