Morti sul lavoro. Veneto chiude il 2024 in zona bianca, tra le regioni più sicure d’Italia, ma i numero sono drammatici

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statistiche morti sul lavoro
Incidenze degli infortuni mortali sulla popolazione occupata nella regione Veneto

Sette vittime al mese da gennaio a dicembre 2024, è il bilancio Veneto delle morti sul lavoro. 71 lavoratori e 8 lavoratrici nel 2024 hanno chiuso la porta di casa salutando le proprie famiglie per affrontare la giornata di lavoro, e non sono più tornati. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, con queste parole riassume i dati Veneti riguardo le morti sul lavoro. Un’emergenza continua e un dolore straziante per le famiglie, pur considerando che “al di là dei numeri, sempre tragici, il Veneto per tutto il 2024 ha fatto rilevare incidenze di mortalità inferiori alla media nazionale, emergendo dunque come una delle regioni del Paese più sicure”.

Veneto e Marche uniche regioni bianche d’Italia

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e di ciascuna regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Vega di Mestre elabora costantemente la mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità. La zona bianca, in cui il Veneto è rimasto per tutto il 2024, con una sola pausa in zona gialla in ottobre, è quella in cui vengono inserite le regioni con le incidenze di mortalità sul lavoro più basse di tutto il Paese. A fine anno le sole regioni in zona bianca sono il già citato Veneto e le Marche.

Il rischio di infortunio mortale in Veneto è pari a 24,3 morti per milione di occupati, contro un indice medio nazionale pari a 34,1. Per quanto riguarda le incidenze tra le varie province, si scopre che si colorano di bianco Treviso (24,9), Padova (20,6), Vicenza (15,3) e Rovigo (10,4) mentre Belluno con un’incidenza di 33,4, Verona (32,2) e Venezia (29,3) si collocano in zona gialla.

Un po’ di numeri

Un dato da sottolineare è il calo del numero di decessi, passati dai 101 del 2023 ai 79 del 2024. La città con più vittime sul lavoro è Verona con 22 decessi. Seguono: Venezia e Padova (16), Treviso (14), Vicenza (6), Belluno (4) e Rovigo (1).

È invece salito il numero delle denunce per infortunio totali, passate da 69.643 nel 2023 a 70.186 nel 2024. Gli infortuni in Veneto rappresentano circa il 12% del totale degli infortuni in Italia. A fine dicembre 2024 in Italia le denunce di infortunio sono 589.571.

Le Attività Manifatturiere, alla fine di dicembre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (13.078). Seguite da: Costruzioni (4.450), Commercio (3.949), Trasporti e Magazzinaggio (3.694) e Sanità (3.175).

Andando a vedere la distribuzione delle denunce per provincia, è Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (13.801), seguita da Padova (13.204), Vicenza (13.090), Treviso (12.923), Venezia (12.011), Belluno (2.965) e Rovigo (2.192).

Quando alla divisione per genere, sono 23.459 le denunce di infortunio totali delle donne lavoratrici e 46.727 quelle degli uomini. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro delle lavoratrici sono 18.178, mentre quelle dei lavoratori 40.540. Le denunce totali dei lavoratori stranieri sono 18.391 (15.196 in occasione di lavoro).